19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
1 miliardo di euro il danno per i romani

Mafia Capitale, M5S: «Chi ha infangato Roma finalmente pagherà»

Il M5S e il Codacons insieme dalla parte dei cittadini

ROMA - La parlamentare del Movimento cinque stelle, Roberta Lombardi, e l'ex capogruppo del consiglio comunale Marcello De Vito, sono presenti in aula al processo su Mafia Capitale che si è aperto stamane a Roma. De Vito annuncia che il Movimento cinque stelle si costituirà parte civile. «Ci costituiamo come cittadini e portavoce di cittadini stufi di pagare le tasse e di vedersi restituire Mafia Capitale e disservizi", dice De Vito, già candidato M5S al Campidoglio nel 2013. A depositare l'istanza sarà l'avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codacons.

Lombardi: Chi ha infangato Roma pagherà
«Ci siamo costitutiti parte civile come cittadini e come referenti di un movimento politico di cittadini stufi di pagare tasse e di avere cambio mafia capitale e disservizi». Così gli esponenti M5S Marcello De Vito, ex consigliere comunale e, Roberta Lombardi, deputata, a margine della prima udienza dell'inchiesta denominata Mondo di Mezzo. «Il nostro lavoro - hanno aggiunto - è stato ostacolato da Mafia Capitale e noi abbiamo ostacolato Mafia Capitale spingendo affinchè l'azione amministrativa fosse corretta». Il M5S si è costituito parte civile con l'assistenza dell'avvocato presidente del Codacons Carlo Rienzi, perchè, spiega la Lombardi, «siamo una forza di cittadini, diretta espressione della cittadinanza, quella pulita e incensurata che può cambiare davvero questo Paese. Siamo gli anticorpi che mancano alla Capitale. Oggi - conclude la deputata - è un giorno importante perchè finalmente chi ha infangato Roma pagherà».

Oltre 1 miliardo di euro è il danno per i cittadini romani
E' stata una mossa a sorpresa, quella del Codacons, nel giorno in cui si apre il processo per «Mafia capitale» perché l'associazione, assieme al M5S, si è costituita parte civile. Gli avvocati del Codacons chiedono infatti oggi al Tribunale di Roma di inserire nel processo il Comune non come parte civile, ma come responsabile civile per i reati commessi dagli imputati. L'elevato numero di funzionari e dirigenti dell'amministrazione capitolina, pari a 101 soggetti che risulterebbero collusi o quantomeno legati al sistema mafioso degli appalti, rendono evidenti le responsabilità del Comune che non solo non si è accorto degli illeciti, ma nemmeno ha svolto la dovuta attività di prevenzione e vigilanza, spiega l'associazione in un comunicato. La gestione irregolare degli appalti ha prodotto un danno ai cittadini romani che il Codacons calcola oggi in circa 1 miliardo di euro, soldi pagati dagli utenti attraverso un sovraprezzo di imposte e tasse locali e un grave peggioramento della qualità dei servizi in numerosi settori. Danno che ora dovrà essere risarcito attraverso la costituzione di parte civile presentata dal Codacons per conto dei cittadini romani. (Fonte Askanews)