30 luglio 2025
Aggiornato 20:00
FdI: no a decisioni mezzo stampa

Berlusconi lancia il programma in 6 punti con Salvini e Meloni

In un periodo in cui non si fa che parlare di ricompattare il centrodestra, dalle pagine dell'ultimo libro di Vespa spunta il programma in 6 punti con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Ma quest'ultima: «Non abbiamo concordato nulla»

ROMA - Un programma in sei capitoli, concordato con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, viene illustrato da Silvio Berlusconi nel nuovo libro di Bruno vespa 'Donne d'Italia' in uscita giovedì 5 novembre da Mondadori Rai Eri. Berlusconi si è dato due anni di tempo per costituire una «Crociata della Democrazia, una Catena di Sant'Antonio della Libertà associando su piani distinti politici e società civile».

Flat tax, moneta nazionale, pensione minima
La flat tax - prevede il programma - è portata al 22 per cento, mentre sarebbero esenti i redditi fino a 12mila euro. Riduzione della pressione fiscale sotto il 40 per cento, via Irap e imposte di successione. Chiusura di Equitalia. Contante fino a 8.000 euro. Il centrodestra vorrebbe introdurre una moneta nazionale aggiuntiva all'euro il cui valore verrebbe determinato dal mercato. Pensione minima a 1.000 euro su tredici mensilità, pensione alle mamme. In campo giudiziario, viene riproposta la distinzione delle carriere dei pubblici ministeri rispetto ai giudici, una nuova disciplina delle intercettazioni e della custodia preventiva, non appellabilità delle sentenze di assoluzione. A proposito della Fondazione Einaudi, Berlusconi afferma che dovrà avere vita autonoma dai partiti. E all'obiezione di Vespa secondo cui è molto difficile trovare i soldi per la flat tax, il presidente di Forza Italia risponde: «Con i soldi che ha speso Renzi in un anno e mezzo, avrebbe fatto la Flat tax già tre volte». E aggiunge: «La Flat Tax cambia l'Italia. Per la gente potrebbe essere anche l'unico punto del programma, ci voterebbe solo per questo. L'unica strada che ci è davvero rimasta per ripartire».

Meloni: ancora nessun accordo
Ma alla notizia risponde con tempestività il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini non abbiamo ancora concordato un programma in sei capitoli, ma è positivo che si torni a parlare di contenuti. Fratelli d'Italia lo sostiene da tempo: per ricostruire il centrodestra, sia a livello nazionale che locale, è necessario ripartire dalle idee e dai programmi condivisi, non dai nomi. Piena disponibilità al confronto sulle proposte, ma no alle decisioni a mezzo stampa», ha scritto su Facebook.

Berlusconi e Salvini troveranno la quadra?
Sul futuro del centrodestra si esprime anche Mara Carfagna. «Per il futuro del centrodestra continueremo a discutere, poi ci uniremo tutti e vinceremo le prossime elezioni. Nel 2018 credo, perchè il premier sta troppo bene a Palazzo Chigi, non strapperà il biglietto vincente della lotteria che ha in mano senza neppure esserselo comprato», dichiara in un'intervista a Libero Quotidiano. «Berlusconi e Salvini troveranno la quadra. Mi sembra inevitabile. Salvini - continua Carfagna - ha portato alla Lega un consenso mai visto, ma cosa se ne fa se non governa? Non credo che chi vota Lega si accontenti di vedere il suo leader infelpato arringare in tv. La protesta non basta. La Meloni mi piace molto. È forte, caparbia, vive la politica con tutta se stessa e in questo mi ritrovo. Potrebbe essere un buon sindaco di Roma. Quanto a Salvini, non credo voglia passare alla storia come l'irresponsabile che ha consegnato il Paese a Grillo. Perché - conclude Carfagna - molti voti in fuga dal centrodestra non vanno al centro ma ai Cinquestelle».

(Con fonte Askanews)