Giubileo, 3 arresti per mazzette nell'appalto anti-buche
Una mazzetta da 2 mila euro per un appalto da poco, per riparare le buche di Roma. E' anche questo un segnale per comprendere il livello di corruzione che c'è all'ombra del Cupolone
ROMA - Una mazzetta da 2 mila euro per un appalto da poco, per riparare le buche di Roma. E' anche questo un segnale per comprendere il livello di corruzione che c'è all'ombra del Cupolone. Viene dall'ultima inchiesta della Procura capitolina su fatti che si sono svolti in una manciata di giorni intorno alla fine del settembre scorso, poche settimane fa. Gli accertamenti dei carabinieri del nucleo tutela ambiente e di quelli del comando provinciale sono in parte restituiti nell'ordinanza del giudice Massimo Di Lauro che su richiesta degli inquirenti ha messo agli arresti domiciliari un funzionario del Comune e due imprenditori.
Blitz
Il blitz scattato stamane alle prime ore del giorno riguarda gli imprenditori Luigi Martella ed Alessio Ferrari, e il funzionario Ercole Lalli, del dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale. Le accuse contestate sono quelle di corruzione e turbata libertà degli incanti. La questione è - come si spiega in una nota del Noe - legata ad una gara d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande viabilità della città. Al momento dell'intervento dei militari, Lalli aveva ancora in mano il denaro incassato, e ha tentato inutilmente di disfarsi della busta contenente 10 banconote da 100 euro e 20 da 50 euro, che sono state immediatamente sequestrate.
Gare nel mirino degli inquirenti
Tra le gare finite nel mirino c'era anche la prima assegnata dal comune di Roma per il Giubileo ed era stata bloccata ieri dall'Autorità nazionale anticorruzione-Anac. Il denaro serviva ad avere informazioni riservate sulle imprese invitate alle gare. Bastava poco per riuscire ad avere una posizione di vantaggio rispetto agli altri imprenditori sia nel caso il bando di gara prevedesse l'aggiudicazione per 'massimo ribasso' sia con la metodologia della 'media mediata', espressione riferita al cosiddetto 'taglio d'ali', con cui vengono esclusi coloro che presentano offerte con ribassi troppo contenuti o viceversa troppo elevati.
Intercettazioni
«Se noi c'avemo quelli stavolta so' morti tutti».. E' uno dei passaggi chiave delle intercettazioni che hanno portato alla svolta nell'inchiesta. Nel linguaggio parzialmente criptato degli indagati «quelli», secondo gli inquirenti, sarebbero i dati e le informazioni sui partecipanti alla gara poiché, come si legge nell'ordinanze, temevano «soprattutto un altro gruppo di imprese». L'assessore alla Legalità, Alfonso Sabella: «Oggi è una giornata importante, l'aria a Roma è cambiata ed è ora che lo capiscano anche le imprese».
(Con fonte Askanews)
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