A Primavalle insulti e pugni in faccia perché gay
Nell'indifferenza totale, un giovane di 26 anni è stato aggredito, verbalmente e fisicamente, in un parcheggio nel quartiere della periferia romana di Primavalle. Gay Center: «Serve una legge al più presto»
ROMA - Gay center denuncia: «Ragazzo gay aggredito nell'indifferenza a Primavalle. Insulti e pugni in faccia». L'aggressione - secondo quanto riferito dall'associazione che è in contatto con il giovane - è avvenuta ieri nel tardi pomeriggio, vicino via Bembo, nel quartiere della periferia romana Primavalle.
Insulti e percosse
«La vittima, un giovane di 26 anni, stava per salire in macchina - e 8 giorni prima nello stesso parcheggio gli era stata bucata una ruota della macchina - quando si sono avvicinati due ragazzi di circa 30 anni, hanno iniziato ad insultarlo al grido 'frocio di merda' e subito dopo gli insulti sono iniziate le percosse con pugni sul viso». E «nonostante ci fossero molte persone in zona nessuno lo ha aiutato, neanche quando gli aggressori se ne sono andati». La segnalazione - ha spiegato Gay center - è arrivata dagli amici, che hanno contattato il servizio di Gay Help Line, numero verde contro l'omofobia e «al giovane, con cui siamo in contatto, abbiamo offerto il supporto legale e psicologico».
L'indifferenza della gente
«Il ragazzo - ha sottolineato l'associazione - ha riportato ecchimosi su viso ed è stato curato dal pronto soccorso del Gemelli, dove gli hanno dato una prognosi di 4 giorni. Il giovane si è recato anche presso le forze dell'ordine di zona dove ha esposto i fatti». «Questo caso come quello del ragazzo di Torino che abbiamo denunciato alcuni mesi fa, ma come tanti altri casi che quotidianamente vengono denunciati al nostro numero verde da tutta Italia, segnalano troppo spesso, purtroppo, un clima di indifferenza», ha evidenzaito l'associazione, avvertendo che «il clima di odio che certe parti sociali e politiche stanno creando verso i gay, alimentando spesso sentimenti di paura con fantomatiche teorie inesistenti come quella gender e la completa mancanza di riconoscimento di diritti sul piano legislativo, rendono i gay socialmente sempre più vulnerabili». Quindi, «serve uno salto di qualità» e «una legge sulle unioni civili, una legge di contrasto all'omofobia, sono i paletti imprescindibili di una seria strategia contro le discriminazioni e la violenza. Invece si continua a rinviare». «Il presidente del consiglio Matteo Renzi - ha concluso Gay Center - agisca e non temporeggi».
(con fonte Askanews)