26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
I legali avevano presentato istanza nei giorni scorsi

I pm verso il no a patteggiamento Buzzi

Il passaggio dei pubblici ministeri sarà formalizzato solo nei prossimi giorni, alla ripresa ufficiale dell'attività giudiziaria, ma viene ribadita l'impostazione delle contestazioni per il presidente della cooperativa 29 giugno, con l'aggravante di aver agito, Buzzi, per agevolare il metodo mafioso dell'associazione a delinquere che faceva riferimento a Massimo Carminati

ROMA (askanews) - Gli inquirenti della Procura di Roma sono intenzionati a dare parere negativo all'istanza di patteggiamento presentata dai legali di Salvatore Buzzi. Il passaggio dei pubblici ministeri sarà formalizzato solo nei prossimi giorni, alla ripresa ufficiale dell'attività giudiziaria, ma viene ribadita l'impostazione delle contestazioni per il presidente della cooperativa 29 giugno, con l'aggravante di aver agito, Buzzi, per agevolare il metodo mafioso dell'associazione a delinquere che faceva riferimento a Massimo Carminati.

Le indagini vanno avanti
Intanto, dopo l'ufficiale deposito degli atti avvenuto nelle scorse settimane, i magistrati stanno definendo altri filoni dell'inchiesta, passata alle cronache come 'Mafia Capitale'. Uno dei primi rivoli che potrebbe arrivare a sentenza è quello riguardante l'ex capo di gabinetto della giunta regionale del Lazio, Maurizio Venafro, e il presidente del consorzio Sol.Co. Mario Monge.

La richiesta del rito abbreviato
I pm vogliono che questo fascicolo possa essere riunificato al processo principale, frutto del giudizio immediato, e che prenderà avvio il 5 novembre prossimo con il suo carico di una cinquantina di imputati. I difensori, per quanto si è appreso a piazzale Clodio, avrebbero invece intenzione di procedere con un rito abbreviato che permette uno sconto di pena e una risoluzione della questione in tempi più stretti.