19 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Parla il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli

«Altri profughi in Lombardia e Veneto? No, grazie»

«Abbiamo già dato»: la risposta del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli alla possibilità che nelle regioni del Nord Italia arrivino nuovi migranti è chiara e decisa. Lombardia e Veneto sono, infatti, già fortemente «colpite» dalla presenza di profughi: «Il governo ora si rivolga altrove»

ROMA (askanews) - «Il Corriere scrive di altri aspiranti profughi, che il ministero dell'Interno invierà nei prossimi giorni in diverse regioni, distribuendone la maggior parte in Lombardia e Veneto? No, grazie, siamo al completo». Lo scrive su Facebook Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

Abbiamo già dato
«Abbiamo già dato e non c'è più spazio, come confermano le proteste di numerosi sindaci, anche del Pd, che hanno già detto di non volerne più riceverne nei loro territori, perché mancano sia le strutture che le condizioni per accoglierli», ha aggiunto ancora il vice presidente del Senato sottolinenando come le regioni del Nord Italia siano fortemente colpite dal fenomeno dei flussi migratori.

Il governo si rivolga ad altre zone
«Inoltre, la Lombardia e il Veneto sono le Regioni con la percentuale più alta di immigrati già inviati in rapporto alle quote massime previste, per cui il governo si rivolga prima ad altre zone, finora meno coinvolte, oppure cominci ad attuare politiche diverse in materia, che consentano di poter ospitare esclusivamente i veri profughi, anziché tutti quanti come avviene adesso, altrimenti a questo caos non ci sarà mai fine e la situazione potrà solo peggiorare. Il problema non può essere 'dove li metto' ma non vanno fatti partire dai loro Paesi d'origine, rimpatriando tutti quelli che sono già qui», conclude Calderoli.