25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Il sindaco contro Nyt e Le monde

Marino: «A Roma il Pd era marcio, Renzi mi ha dato fiducia»

«Tolto il fango voglio essere valutato per come rimetterò in ordine»: in un'intervista al Corriere della Sera il sindaco si confessa

ROMA (askanews) - «Qui c'era una politica marcia e perfino la criminalità organizzata. Renzi ha solo detto con il suo linguaggio crudo cose ovvie. Due anni fa non pensavo certo di essere arrivato a governare Stoccolma, ma neppure di avere un Pd marcio contro di me e la criminalità infiltrata nella dirigenza. Nel 1966 Renzi non era nato, ma di sicuro sa che nella Firenze alluvionata prima di tutto tolsero il fango, poi rimisero in ordine gli archivi. Tolto il fango da Roma, ora voglio essere valutato per come rimetterò in ordine gli archivi». Lo dice in un'interivista al Corriere della Sera il sindaco di Roma Ignazio Marino.

Tutti i temi di attualità
Dai servizi pubblici della capitale (nei trasporti «lo sciopero bianco esplode quando Marino chiede di timbrare il cartellino») alla vicenda dei vigili urbani assenti a capodanno («le sanzioni prima o poi arriveranno sia per i vigili che per i medici che hanno fatto i certificati falsi»), dai rapporti con Buzzi («ero in campagna elettorale, anche lei avrebbe fatto lo stesso») alle dimissioni dell'assessore Improta («se uno fa il ministro della Salute e non arrivano gli antibiotici agli ospedali...»): nell'intervista il sindaco affronta tutti i temi di attualità che riguardano Roma, in particolare quelli politici. «Dopo l'arrivo di Matteo Orfini - spiega Marino - si respira aria fresca. Prima di lui con certi esponenti del Pd si poteva parlare solo di posti e cariche. Ora invece discutiamo di progetti, di buche stradali, di piani industriali per Ama, Atac... Causi - prosegue riferendosi al vicesindaco e assessore al Bilancio - era stato già chiamato da me per fare il piano di rientro. Che il premier abbia chiesto di metterlo in giunta non può che farmi piacere. Per il resto, non è vero che ho saputo da Stefano Esposito che era lui il nuovo assessore ai Trasporti, Marco Rossi Doria mi aveva sostenuto alle primarie per la segreteria del Pd e Luigina Di Liegro è una cara amica a cui sono molto legato».

La strategia del Nyt e di Le Monde
Quanto agli articoli del New York Times e Le Monde sul degrado di Roma, per Marino «è chiaro che si tratta di una strategia per danneggiare l'Italia nel momento in cui si è candidata alle Olimpiadi del 2024, guarda caso con la concorrenza americana e francese». Sul Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco il sindaco ammette che «ci sono ritardi oggettivi. Ma a questa fiducia che il presidente del Consiglio ha voluto accordare alla mia amministrazione si aggiunge la notizia che martedì 4 agosto a Palazzo Chigi si sbloccherà tutto. Non ho notizie» su una possibile nomina di un commissario governativo, «ma ritengo fondamentale che ci sia un forte coinvolgimento del prefetto. Questo è il primo Giubileo dopo l'11 settembre 2001 e nell'epoca dell'Isis. Tutte le indicazioni che abbiamo dai servizi segreti americani, come mi hanno confermato i sindaci statunitensi con i quali ho parlato recentemente, parlano di rischi concreti di atti terroristici per l'Italia e Roma. E io non ho la possibilità di difendere la capitale dal terrorismo con la polizia locale», conclude Marino.