23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Favorì il malaffare dell'imprenditore Cerroni

Arriva il sequestro per gli eredi del «colletto bianco» Spagnoli

Spagnoli a lungo, fino al giugno 2008, ha rivestito la carica di Responsabile Unico del Procedimento in seno all'Ufficio del Commissario Straordinario per l'Emergenza Ambientale della Regione Lazio

ROMA (askanews) - Nella mattinata odierna, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una misura di prevenzione emessa dal Tribunale della Capitale, Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, nei confronti degli eredi di Arcangelo Spagnoli, deceduto nel 2012, perno centrale del sistema criminale ideato da Manlio Cerroni, dominus della discarica più grande d'Europa Malagrotta, già indagato per reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, alla frode in pubbliche forniture, alla truffa, all'abuso d'ufficio, al falso ideologico con i relativi reati satellite.

Le indagini
Lo si legge in un comunicato della Guardia di finanza. Il provvedimento di sequestro è stato eseguito dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, all'esito delle indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti degli eredi dello Spagnoli, che a lungo, fino al giugno 2008, ha rivestito la carica di Responsabile Unico del Procedimento in seno all'Ufficio del Commissario Straordinario per l'Emergenza Ambientale della Regione Lazio.

Il colletto bianco e il malaffare
In tale ruolo il «colletto bianco» ha fatto mercimonio delle proprie pubbliche funzioni, favorendo in ogni modo il malaffare dell'imprenditore Manlio Cerroni, rappresentando il «punto di snodo fondamentale tra la struttura Commissariale, la Regione e il gruppo Cerroni», nonché «vera e propria Quinta colonna dell'organizzazione».