26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Patrizia Prestipino: «Siamo alla diaspora»

Le pressioni del Pd: «Marino faccia un passo indietro»

Dopo le dimissioni del vicesindaco Luigi Nieri, dalla Direzione Nazionale del Pd arrivano nuovi «inviti» al sindaco Ignazio Marino affinché lasci che la città venga amministrata da un commissario governativo: «Non si può continuare in questa maniera»

ROMA (askanews) - «Procede tutto secondo copione, ormai siamo alla diaspora, non ci vedo niente di strano. Quando le cose non funzionano i risultati sono questi. Si continuano a dimettere pezzi da novanta dell'amministrazione comunale, mi pare che non ne funzioni una, è un disastro». A dirlo è Patrizia Prestipino, della Direzione Nazionale del Partito Democratico, commentando le dimissioni del vicesindaco di Roma Nieri ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione.

Dimissioni ora per il bene di Roma
Dalla Direzione Nazionale del partito arrivano parole dure e dirette: il sindaco deve lasciare la poltrona e in fretta. Ad avallare la tesi espressa da Prestipino l'evidenza dei fatti: A Roma il partito perde consensi e questo sta accadendo a causa del sindaco che non vuole rinunciare al suo posto. «Marino deve assolutamente fare un passo indietro. Mi dispiace che non l'abbia capito, qua c'è in ballo il bene della città. La città ha bisogno di essere governata, non si può continuare in questa maniera», afferma ancora Patrizia Prestipino.

Serve un commissario governativo
Prestipino con Marino è durissima: «Dovrebbe fare un passo indietro. Al suo posto servirebbe un commissario governativo e poi bisognerebbe andare al voto. E in tanti, lo dico con molta amarezza, la pensano come me anche se preferiscono stare zitti. E' un disastro, di che vogliamo parlare? Bella l'iniziativa legata ai camion bar, ma il resto è il vuoto. Mi dispiace molto per le minacce che riceve Marino ed esprimo la mia massima solidarietà, ma lui proprio non va. E' come un aeroplanino che non riesce mai a prendere quota. Dalle opposizioni dicono che il PD ha paura di tornare alle urne? Più andiamo avanti più il gap tra noi e la città si allarga», conclude l'esponente della Direzione Nazionale del partito.