Salvini: «Stop all'invasione. Basta clandestini, chiamate le prefetture!»
Dopo la provocazione, Roberto Maroni fa sul serio. Intende sottrarre i fondi regionali a quei Comuni che accoglieranno gli immigrati come previsto dal piano del governo Renzi. Intanto, quest'oggi, Matteo Salvini ha invitato gli italiani a protestare sollevando la cornetta. I cittadini seguiranno il suo invito?
ROMA – Stop all’invasione, non vogliamo clandestini: cittadini ditelo alle prefetture. E’ l’invito di Matteo Salvini, che parte dalle frequenze di Radio Padania Libera e prosegue su Facebook, dove il leader del Carroccio ha pubblicato i recapiti telefonici di 12 prefetture da Nord a Sud invitando tutti a sollevare la cornetta per chiamarle e protestare contro l’eventuale arrivo di clandestini.
Salvini invita i cittadini a chiamare le prefetture
«I prefetti cercano casa per migliaia di clandestini? - ha scritto sul suo profilo social Salvini - Facciamogli sentire cosa ne pensiamo!». E non manca d’ironia, il leader leghista, perché – ricordando una vecchia pubblicità della Telecom in cui era protagonista un simpaticissimo Massimo Lopez – aggiunge per invitare i cittadini a chiamare le prefetture: «Una telefonata allunga la vita!». Una sollecitazione rivolta a tutti: consiglieri, assessori e cittadini - è la sollecitazione del segretario del Carroccio – affinché prendano di mira i centralini delle prefetture italiane per protestare contro la gestione degli immigrati da parte del governo. «Invito la gente - ha detto Salvini a Radio Padania – a far sentire il fiato sul collo a questi che sono dipendenti pubblici».
Sono gli italiani ad aver bisogno di chiamare il numero anti-razzismo
Appena poche ore prima, Matteo era già intervenuto sul tema dell’immigrazione sul suo profilo facebook per invitare gli italiani a comporre un altro numero telefonico: «Renzi promette soldi ai Comuni che accoglieranno CLANDESTINI. Ma come??? Il governo che non ha soldi per ESODATI, terremotati e disabili, ha soldi per chi sbarca??? Questo è RAZZISMO! Per protestare, si può chiamare il Numero Verde contro le discriminazioni razziali 800 901010.» Salvini è inoltre sceso in campo per difendere il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il governatore della regione Lombardia, Roberto Maroni, attaccati mediaticamente per aver rifiutato di accogliere i migranti come previsto dal programma del Viminale: «Se vengono criticati vuol dire che hanno centrato il punto», ha dichiarato il leader leghista. Ma intanto prosegue la bufera che si è abbattuta sul territorio italiano proprio in seguito alla provocazione di Maroni.
Maroni: Dopo la provocazione, ora fa sul serio
Dopo il rifiuto dell’arrivo di nuove ondate di immigrati, il presidente della regione Lombardia ha minacciato di sottrarre i fondi regionali a quei Comuni lombardi che li avessero accolti e, se inizialmente sembrano parole di scherno, ora Maroni fa sul serio: «Stiamo facendo una serie di proposte, una cosa certa è che si può fare. Parlo dei fondi della Regione, decido io dove metterli. Se io dico che si può fare, lo faccio. Prima era sempre colpa di Berlusconi, ora di Maroni. Il presidente del Consiglio deve risolvere i problemi e non dire è colpa tua è colpa mia: siamo alle comiche», ha dichiarato oggi il presidente, gettando altra benzina sul fuoco. E, sull'arrivo di migranti, anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ribadito il suo "no assoluto». «Noi la nostra parte l’abbiamo fatta - ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa a Mestre per sostenere l'alleanza tra il candidato Luigi Brugnaro e quello della Lega Nord, Gian Angelo Bellati - quasi metà delle regioni ha meno del 4% di popolazione immigrata. Noi abbiamo ospitato fino ad ora il 5% dei profughi, la Toscana il 6%, ma loro non hanno l'11% della popolazione immigrata. Il governo sta gestendo una fase cronica ma la vende come fase acuta». E’ evidente che con La Lega Nord il governo Renzi non avrà vita facile.
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