20 aprile 2024
Aggiornato 16:30
FdI punta il dito contro il sindaco di Roma

Mafia capitale, Meloni: Marino dimettiti

Su Roma si abbatte la bufera di Mafia capitale 2 e la politica trema. Arrestati in 44 e tra questi diversi esponenti della politica romana, sia di centrodestra che di centrosinistra, vicini alle istituzioni romane. Per il presidente di FdI il sindaco deve lasciare la poltrona, subito

ROMA – È di nuovo bufera sulla capitale. Nuovi arresti tra Lazio, Abruzzo, Sicilia e Emilia Romagna e politica e istituzioni finiscono nel caos. La procura di Roma ha dato il via alla seconda parte dell'operazione «Mondo di Mezzo» - meglio conosciuta alle cronache come Mafia capitale. 44 persone finiscono in manette e tra queste esponenti di partiti di centrodestra e centrosinistra. A finire nell'occhio del ciclone è ancora – com'era già stato sei mesi fa, quando si consumava nell'Urbe il primo round dell'operazione antimafia – il sindaco Ignazio Marino.

Marino si dimetta
Parte della politica ne chiede a gran voce le dimissioni. Il segretario della Lega nord, Matteo Salvini, si domanda cos'altro debba succedere a Roma prima che Marino decida di scollarsi dalla poltrona di primo cittadino della capitale. A farsi sentire è anche il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che pretende che il sindaco lasci la carica, prima che la città venga commissariata per infiltrazione mafiosa, «Il sindaco Marino abbia la decenza di evitare alla Capitale d'Italia la vergogna di essere commissariata per mafia». La soluzione per Giorgia Meloni è che si torni alle urne il prima possibile.

Quali i rapporti tra coop e politica?
Ma non solo. Il leader di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale chiede che anche il governo risponda dei fatti di Roma e si muova affinché venga fatta finalmente chiarezza sulla questione. In particolare Giorgia Meloni chiede che il Parlamento discuta «e voti subito» una proposta di legge avanzata proprio da Fratelli d'Italia «per istituire una commissione d'inchiesta sui rapporti tra coop e politica», in modo da rendere evidenti una volta per tutte i meccanismi che si celano dietro il business dei migranti, al centro degli interessi di Mafia capitale. Come sottolinea Meloni, FdI è stato il primo a denunciare gli affari legati all'accoglienza e il «sistema ignobile di potere, nel quale degli schifosi corrotti senza scrupoli si arricchiscono sulle spalle dei disperati con i soldi degli italiani».

Meloni querela Marino per diffamazione
Gli attriti tra il presidente di Fratelli d'Italia e Ignazio Marino non finiscono ancora. Il sindaco, intervistato dalle telecamere del Tg5, ha puntato il dito contro il centrodestra di Giorgia Meloni sostenendo che alcuni dei soggetti incastrati dalle indagini provenissero proprio da Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale. Meloni va su tutte le furie e annuncia provvedimenti per via legale: «Alla luce delle false e ingiuriose dichiarazioni rilasciate in una intervista al Tg5 ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela nei confronti di Ignazio Marino per il reato di diffamazione», afferma il presidente di FdI-An. Marino, dunque – a detta di Meloni – farà bene a rispondere in sede politica con le sue dimissioni «e in sede giudiziaria per le sue affermazioni false e ingiuriose nei confronti miei e di Fratelli d’Italia».

Il Sindaco si difende: non mi dimetto
Intanto il primo cittadino romano non demorde e ribadisce la sua posizione: nessuna dimissione in vista. La linea amministrativa messa in pratica nel corso dei due anni di mandato – sostiene Ignazio Marino – «dimostra che veramente stiamo cambiando tutto». Nessuno nella giunta di Marino è coinvolto nell'operazione della Procura, ma «se verranno individuate colpe e verranno puniti i colpevoli, questo sarà positivo». Intanto aggiunge: al Campidoglio solo «persone perbene».