19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Cittadinanza onoraria

Da Santhià Mauro Bedon diventa cittadino onorario di Finale Emilia

L'onorificenza sarà assegnata dal sindaco finalese per l'aiuto portato alla città modenese in occasione del terremoto del 2012

MAURO BEDON - «La cittadinanza onoraria - racconta Bedon - è una cosa che non ci aspettavamo. Va dedicata a tutti i santhiatesi che hanno aiutato a far sì che tornasse in funzione la campana e l'orologio della torre. Naturalmente un ringraziamento va fatto a tutti coloro che hanno collaborato e alle aziende che ci hanno supportato in quella occasione. Voglio dividere e dedicare questa alta onorificenza con tutti i soci dell'Associazione che tanto fanno nel campo del sociale e con i santhiatesi che hanno sempre creduto nei nostri progetti e ci hanno aiutato in modo concreto. Voglio condividerla anche con quelle migliaia di giovani e meno giovani che partecipano alle nostre manifestazioni, in primo luogo al Wings of Bea Matalfest. È solo con l'aiuto di tutti che si riesce a portare solidarietà e aiuti a chi ne ha bisogno». La scelta di aiutare la città di Finale Emilia a seguito del terremoto del 2012 «era avvenuta per caso. Stavamo cercando su internet come aiutare le popolazioni colpite dal terremoto e siamo entrati in contatto con un finalese tramite un social network. Da quel momento con l'associazione siamo andati varie volte a Finale e tuttora ci andiamo almeno un paio di volte l'anno. Prossimamente saremo presenti all'evento Finalestense per fare conoscere i risotti tipici del vercellese».

IL SINDACO DI FINALE EMILIA - Da parte sua il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, ha raccontato che «il rapporto con Mauro Bedon e la sua splendida famiglia è nato quasi per caso, da un grido d'allarme lanciato da un imprenditore finalese nei giorni immediatamente successivi alle prime scosse di terremoto del maggio 2012 e prontamente raccolto dall'associazione per Bea». Aggiunge: «È bastato un primo veloce incontro con Mauro e i suoi perché fossero gettate le basi per una salda amicizia. Amicizia che va oltre l'aspetto personale: il rapporto si è esteso infatti alle intere comunità di Finale e di Santhià, oggi strette da un patto di amicizia. Addirittura gli amici di Santhià hanno iniziato a partecipare con il loro ottimo riso, naturalmente per fini benefici, alla nostra manifestazione più importante: Finalestense, una rievocazione storica che celebra quest'anno la ventesima edizione. A dire il vero quando Mauro, nel corso dei primi incontri, mi lanciò la proposta di restituire alla nostra città l'orologio distrutto nel crollo della Torre dei Modenesi, divenuto simbolo del terremoto emiliano, rimasi un po' perplesso perché mi sembrava un'impresa irrealizzabile. Bedon, però, è uomo dalle mille risorse e non solo ci ha restituito una meravigliosa copia dell'orologio, ma ci ha donato una struttura che lo sostiene unitamente alla campana i cui rintocchi accompagnano la vita della nostra città da circa trecento anni». Il sindaco conclude dichiarando che «la cittadinanza onoraria che gli verrà conferita sabato è per noi una sorta di obbligo morale nei confronti della gran bella persona che è Mauro Bedon e dei principi di solidarietà che guidano l'operato dell'associazione per Bea».