21 marzo 2025
Aggiornato 12:00
Il ministro del Lavoro non si sbilancia

Poletti: «Agiremo nel rispetto degli accordi con l'Ue»

"Oggi non abbiamo ancora una posizione puntualmente definita, quindi cosa faremo lo comunicheremo nel momento in cui saranno state fatte tutte le analisi, con tutte le simulazioni del caso, perché la materia è complessa" ha spiegato il ministro del Lavoro a Radio Vaticana, a proposito della sentenza della Consulta.

Roma (askanews) - «Credo che la cosa vada riproposta correttamente. La situazione era quella che è stata definita dalla legge. La sentenza della Corte definisce le caratteristiche che debbono avere gli interventi su questa materia. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha detto in maniera piuttosto chiara che noi vogliamo lavorare in direzione di una soluzione che sia equa, coerente con la sentenza e sostenibile per i conti pubblici». Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a Radio Vaticana parlando della sentenza della Consulta sulle pensioni.

Poletti: Faremo le cose per bene, rispettando con gli accordi con l'Ue
«Dall'altro lato - ha proseguito - sappiamo che insieme con la corrispondenza alla decisione della Corte abbiamo degli obblighi sia rispetto al pareggio di bilancio scritto nella Costituzione italiana che rispetto ai patti che abbiamo sottoscritti con i nostri partner europei. Dobbiamo, quindi, rendere compatibili e coerenti le soluzioni a tutti questi input, cosa che credo saremo in grado di fare sicuramente. Oggi non abbiamo ancora una posizione puntualmente definita - ha aggiunto Poletti - quindi cosa faremo, lo comunicheremo nel momento in cui saranno state fatte tutte le analisi, con tutte le simulazioni del caso, perché la materia è complessa e peraltro non riguarda solo il passato, perché riguarda anche i trascinamenti che questa situazione produrrà in prospettiva futura. Quindi dobbiamo fare le cose per bene. Io ora non sono in condizione e non credo sia giusto anticipare nulla rispetto alle soluzioni, anche perché questo sarà il frutto di una valutazione collegiale, che il Consiglio dei ministri farà. C'è, infatti, naturalmente un tema che riguarda il ministero del Lavoro, ma c'è naturalmente anche un tema che riguarda la dimensione economica, finanziaria e di bilancio. In questo momento, dunque, non faccio commenti ulteriori».