19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Mozione della leader di Fratelli d’Italia

Giorgia Meloni: «Fare di più contro il terrorismo»

Appello per salvare 3500 bambini intrappolati nel campo siriano di Yarmuk caduto in mano dell’Isis. Bisogna fare di più per sconfiggere i tagliagole dell’estremismo islamico?

ROMA - Roma il campo di Yarmouk, sito appena otto chilometri fuori Damasco, è un campo profughi non ufficiale che accoglie la più grande comunità di rifugiati palestinesi in Siria. Istituito nel 1957 su di un'area poco più grande di due chilometri quadrati il campo di Yarmouk nei primi anni del duemila era arrivato a ospitare oltre centodiecimila persone, ed era dotato delle infrastrutture primarie, di scuole, ospedali e programmi di assistenza realizzati da diverse agenzie dell'ONU.

Il campo di Yarmouk è assistito dall'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione per i rifugiati palestinesi (UNRWA, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1949 con il mandato di proteggere e sostenere i rifugiati palestinesi fornendo servizi per l'educazione, la cura della salute, servizi sociali, le infrastrutture dei campi e programmi di microfinanza; l'occupazione del campo da parte dei terroristi dell’Is e gli scontri che ne sono seguiti hanno costretto le Nazioni Unite a sospendere la consegna del cibo alla popolazione, e attualmente le persone rimaste nel campo cercano di sopravvivere in condizioni drammatiche: senza cibo, acqua ed elettricità, e senza assistenza medica dopo che l'ospedale è stato distrutto e i medici che vi prestavano servizio sono fuggiti; inoltre, l'occupazione da parte dei miliziani dell'Is è particolarmente brutale, e ai danni dei civili residenti nel campo si consumano quotidianamente violenze di ogni genere, culminate in numerose esecuzioni sommarie; particolare apprensione suscita la presenza nel campo di circa 3.500 bambini, sottoposti a privazioni di ogni genere e costretti ad assistere e a subire incredibili violenze; già con una nota pubblicata nei primissimi giorni dell'occupazione del campo da parte dell'Isis l'UNRWA aveva chiesto l'adozione con urgenza di azioni a tutela della popolazione civile di Yarmouk, evidenziando come l'escalation del conflitto stesse portando con sé la inevitabile drammatizzazione delle condizioni in cui si trovano i residenti del campo, e aveva rivolto un invito alle parti in causa a «cessare le ostilità che pongono la popolazione in una condizione di grave pericolo» e a «ritirarsi immediatamente dalle aree popolate da civili». L’appello che Giorgia Meloni lancia attraverso la mozione che ha presentato chiede  al governo di impegnarsi per fornire, attraverso la cooperazione allo sviluppo, ogni contributo, materiale e finanziario, necessario a sostenere le attività di protezione umanitaria a Yarmouk e in favore dei civili già fuggiti dal campo; a favorire in sede internazionale la realizzazione di interventi finalizzati ad evacuare i bambini che ancora si trovino all'interno del campo di Yarmouk, unitamente alle loro famiglie, anche promuovendo l'adozione di programmi di solidarietà e di affido temporaneo in altri Paesi al fine di un loro definitivo allontanamento dalle zone di guerra; a sostenere gli sforzi internazionali volti a ottenere la cessazione del conflitto in Siria, nonché a combattere il terrorismo internazionale.

Sei d’accordo con Giorgia Meloni che l’Italia dovrebbe fare di più per combattere i terroristi dell’Isis?