9 luglio 2025
Aggiornato 23:00
Sparatoria al Tribunale di Milano

Malore per Giardiello, GIP convalida arresto

Il giudice brianteo ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare anche se non è stato possibile sostenere l'interrogatorio di garanzia a causa di un malore accusato da Giardiello prima del colloquio.

MILANO - Claudio Giardiello «ha accusato un malore», al momento «è in stato confusionale» al punto che «non è in grado di riconoscere il suo difensore». Lo ha riferito Nadia Savoca, l'avvocato dell'uomo che l'altro ieri ha sparato all'interno del tribunale di Milano uccidendo tre persone e ferendone altre due. Giardiello, perciò, non si è sottoposto all'interrogatorio di garanzia. Oggi si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto alla presenza del suo legale e del gip di Monza, Patrizia Gallucci.
«L'udienza di convalida - ha spiegato il legale fuori dal carcere San Quirico di Monza - si è tenuta senza la presenza del mio assistito che è stato male. L'interrogatorio di garanzia non è stato fatto. Giardiello sta fisicamente bene ma è in stato confusionale e in questo momento si trova in infermeria».

Convalidato arresto Giardiello
Questo non ha impedito al Gip di Monza, Patrizia Gallucci, la convalida dell'arresto per l'uomo che giovedì mattina ha esploso 13 colpi di pistola all'interno del tribunale di Milano uccidendo il giudice Fernando Ciampi, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e l'imprenditore Giorgio Erba e ferendo il coimputato Davide Limongelli e il commercialista Stefano Verna.
Il giudice brianteo ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare anche se non è stato possibile sostenere l'interrogatorio di garanzia a causa di un malore accusato da Giardiello prima del colloquio. Stando a quanto si apprende in ambienti giudiziari briantei, questa mattina non c'è stato neppure il tempo di prendere le generalità del killer del tribunale di Milano. L'interrogatorio di garanzia si terrà dunque lunedì mattina nel carcere monzese di San Quirico, dove Giardiello si trova detenuto da giovedì dopo essere stato arrestato a Vimercate, paese della Bassa Brianza, al termine della sua breve fuga. Dopodiché il gip Gallucci dichiarerà la propria incompetenza territoriale e trasmetterà gli atti di indagine a Brescia, procura competente nelle indagini che vedono tra le parti offese un giudice di Milano.
Sempre da quanto si è potuto apprendere oltre a omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione e tentato omicidio, a Giardiello è contestata anche l'ipotesi di porto abusivo d'arma: la pistola usata per sparare e uccidere, infatti, era stata regolarmente denunciata ma non poteva essere portata al di fuori della sua abitazione.