12 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Per il M5S le coperture ci sono: «da noi 20 proposte»

Pesco: «Sul reddito di cittadinanza anche l'Inps è con noi»

Beppe Grillo ci riprova. Apre al dialogo con Pd e Sel, usando toni più pacati e accondiscendenti. Ma il responsabile economico del partito democratico, Filippo Taddei, respinge al mittente le sue parole. Ai microfoni di DiariodelWeb.it è intervenuto Daniele Pesco del M5S per spiegarci cosa ne sarà del reddito di cittadinanza.

ROMA – Beppe Grillo ci riprova. Apre al dialogo con Pd e Sel, usando toni più pacati e accondiscendenti. Ma il responsabile economico del partito democratico, Filippo Taddei, respinge al mittente le sue parole, rifiutando apparentemente anche le proposte sul reddito minimo e la riforma della Rai portate avanti dal leader dei pentastellati. Ai microfoni di DiariodelWeb.it è intervenuto Daniele Pesco del M5S, per spiegarci come stanno realmente le cose a proposito del reddito di cittadinanza.

E' saltato l'accordo col governo per quanto riguarda il reddito di cittadinanza?
«No, anzi, in Parlamento si sta consolidando un'idea di fondo, che è questa: il reddito va fatto. Molti politici – e mi riferisco ad alcuni del Pd come anche a Sel – e tante organizzazioni sociali hanno compreso che il reddito di cittadinanza oggi è necessario, e bisogna fare il possibile per portare al traguardo questa misura. Un punto a vantaggio della nostra proposta è, tra l'altro, rappresentato dall'Istat in quanto ha avanzato uno strumento del tutto simile a quello che noi avevamo proposto nella nostra prima versione. I nostri calcoli sono suffragati dai calcoli effettuati dall'ente italiano preposto per la materia, perciò siamo sicuri che la nostra è una misura certa ed esatta.»

Ci sono abbastanza coperture per portare a compimento la vostra proposta?
«L'ammontare di risorse disponibili è pari a 15,5 miliardi, anche se servirà sicuramente qualcosa in più per andare a migliorare dei servizi indispensabili per chi è disoccupato o sottoccupato: ci riferiamo ai Centri per l'Impiego e ai Centri di Formazione. Abbiamo trovato più di venti voci sulle coperture. I soldi ci sono. Sappiamo benissimo che spesso vengono spesi inutilmente, basterebbe tagliare la quota che viene sprecata alla voce corruzione.»

In che consiste la vostra proposta?
«Saranno messi a disposizione 780 euro mensili per individuo, e l'importante è assicurare a tutti il superamento della soglia di povertà. Ci siamo basati sui dati europei, in particolare sulla scala OCSE per il rischio di povertà, ma la novità di questa misura è che non pensiamo soltanto a dare un reddito, ma anche a dare un lavoro. Non è una misura assistenzialista fine a se stessa.»

Come pensate di poter creare nuovi posti di lavoro?
«In svariati modi: innanzitutto ogni beneficiario del reddito di cittadinanza sarà chiamato a donare 8 ore del proprio tempo alla collettività, e questo non attraverso cooperative, come penso voglia fare Matteo Renzi, ma attraverso progetti svolti dai comuni e finalizzati a svolgere servizi utili. Inoltre, ci saranno degli incentivi, che saranno distribuiti alle imprese disposte ad effettuare nuove assunzioni. E' anche prevista la riqualificazione delle terre demaniali, ed anche in questo caso verranno svolti dei progetti ad hoc che coinvolgeranno i beneficiari del reddito di cittadinanza per coltivare queste terre abbandonate dallo Stato in modo sostenibile. Con tutto ciò potrà essere favorita una piccola ripresa economica, grazie all'indotto derivante da questa nuova quantità di moneta in circolazione. Possiamo considerare il reddito di cittadinanza come una vera e propria manovra espansiva.»

Quindi siete disposti a dialogare col PD?
«Certamente. Siamo pronti ad aprire a tutti i protagonisti della scena politica per capire qual è la strada da intraprendere. La nostra proposta è buona, ma può essere migliorata e siamo disponibili ad ascoltare tutti per trovare la soluzione migliore.»