26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Primo atto l'omaggio alle Fosse Ardeatine

Mattarella Presidente, avanti con la Prima Repubblica

Sergio Mattarella è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. Eletto alla quarta votazione con 665 voti, poco meno della maggioranza dei due terzi. Martedì alle 10 sarà a Montecitorio per il giuramento e il discorso di insediamento davanti al Parlamento riunito in seduta comune.

ROMA - Sergio Mattarella è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. Eletto alla quarta votazione con 665 voti, poco meno della maggioranza dei due terzi. Martedì alle 10 sarà a Montecitorio per il giuramento e il discorso di insediamento davanti al Parlamento riunito in seduta comune.

In Parlamento il neo Presidente verrà accolto dal suono della campana di Montecitorio e dopo il suo discorso le Presidenti delle Camere, Laura Boldrini e Valeria Fedeli, accompagneranno il Presidente della Repubblica dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Intanto un reparto di Corazzieri, in uniforme di gran gala, gli renderà gli onori. La cerimonia si concluderà con l'esecuzione dell'Inno Nazionale e il capo dello Stato che passa in rassegna il reparto d'onore schierato con bandiera e banda.

Quella della sua elezione è stata una giornata di attesa senza clamore, come è nel carattere del personaggio. Mattarella ha lasciato stamani la foresteria della Consulta, dove di norma alloggia, per recarsi dalla famiglia, con la quale ha atteso l'esito del voto, e poi, a elezione avvenuta, è tornato al palazzo della Consulta. Lì la presidente della Camera Laura Boldrini, insieme alla presidente vicaria del Senato, Valeria Fedeli, gli ha comunicato l'avvenuta elezione.

Le prime parole da neo-capo dello Stato, hanno tradito un pò di emozione: «Il mio primo pensiero va innanzitutto e soprattutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini». Solo sedici parole concluse con un «questo è sufficiente» che già da il segno dello stile parsimonioso della comunicazione.

Nel pomeriggio Mattarella è rimasto nel suo ufficio alla Consulta dove continuerà a lavorare alle ultime sentenze e soprattutto al discorso di martedì. Ma il primo gesto che ha deciso di compiere come Capo dello Stato, l'omaggio alle fosse Ardeatine, è denso di significato e accompagnato da parole importanti che toccano le paure più profonde del paese: «L'alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore».