20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Il prefetto di Milano lancia l'allarme

Il prefetto: «C'è troppa tensione in giro»

Stamane al quartiere Corvetto di Milano, dove si sono verificati scontri tra polizia e giovani dei centri sociali per lo sgombero di alcuni spazi occupati, la «gestione ordine pubblico è stata molto accurata», ha detto il prefetto Francesco Paolo Tronca. Tre gli anarchici fermati dalle forze dell'Ordine a causa dello scontro per lo sgombero di due centri sociali della zona.

MILANO - Stamane al quartiere Corvetto di Milano, dove si sono verificati scontri tra polizia e giovani dei centri sociali per lo sgombero di alcuni spazi occupati, «la gestione dell'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine è stata molti accurata». Lo ha detto il Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. A chi gli ha chiesto, a margine dell'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università Cattolica, se i nuovi tafferugli sono il sintomo di clima sempre più arroventato, il Prefetto ha replicato: «E' tutto rientrato. Dobbiamo alleggerire la tensione».

TRE ANARCHICI FERMATI NELLO SGOMBERO DI DUE CENTRI SOCIALI - Alcuni anarchici sono stati bloccati dalla polizia che li ha accompagnati in Questura dopo gli scontri di questa mattina nel corso degli sgomberi degli spazi occupati Rosa Nera e il Corvaccio in via Ravenna a Milano. Sarebbero tre le persone arrestate dalla polizia in seguito agli scontri scoppiati questa mattina per lo sgombero degli spazi occupati 'Rosa Nera' e 'Corvaccio' di via Ravenna, nel quartiere Corvetto di Milano. I tre farebbero parte delle nove persone, quasi tutti uomini, accompagnate negli uffici della Questura di Milano: sei sarebbero stati bloccati durante le operazioni nelle due villette occupate e altri tre dopo i tafferugli scoppiati con le forze dell'ordine nelle strade adiacenti a via Ravenna. Scontri durante i quali anarchici, antagonisti e occupanti di case hanno bersagliato con sassi e bottiglie la polizia e i carabinieri in assetto antisommossa, che li hanno poi respinti anche ricorrendo a cariche e all'uso dei gas lacrimogeni. Non è chiaro al momento se ci siano feriti o contusi. Da quanto è possibile apprendere, i tre arrestati sarebbero tutti uomini, uno dei quali di origine latinoamericana. A loro verrebbero contestati i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, reato quest'ultimo che indicherebbe che ci sarebbero almeno un ferito tra le forze dell'ordine.​

IL QUARTIERE DI CORVETTO IL CUORE DELLA PROTESTA - Rimane tesa la situazione nel popolare quartiere Corvetto di Milano, dove questa mattina sono scoppiati disordini in seguito all'intervento delle forze dell'ordine per sgomberare gli spazi occupati 'Corvaccio' e 'Rosa Nera' in via Ravenna. Dopo le cariche e i lacrimogeni utilizzati da polizia, carabinieri e guardia di finanza per respingere anarchici, antagonisti, occupanti abusivi e attivisti per il diritto alla casa che cercavano di impedire lo sgombero tirando sassi, bottiglie, fumogeni e petardi, un centinaio di persone è «in presidio permanente» in via dei Cinquecento (una traversa di via Ravenna) con tanto di gazebo e uno striscione con la scritta: «200 sgomberi - 200 barricate, diffondiamo solidarietà: Aler, racket, razzisti, polizia fuori dai quartieri». Per le 17 è stata fissata un'assemblea per decidere come proseguire la lotta mentre tre militanti anarchici sono ancora sul tetto della villetta che ospita il 'Corvaccio squat'. Davanti al presidio è stato schierato un ingente schieramento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa e tutta la zona rimane fortemente presidiata. Oggi, durante le operazioni di sgombero, il quartiere è stato sorvolato da un elicottero della polizia.

VIA GLI ABUSIVI DALLE CASE - «Adesso tolleranza zero con i centri sociali: il ministro degli Interni ordini lo sgombero di tutti questi luoghi abusivi dove si annidano violenti. E dal canto suo il Comune dia il buon esempio interrompendo ogni trattativa per la regolarizzazione del Leoncavallo che giusto tra pochi giorni, il 25 novembre, dovrebbe essere trattata in Commissione». E' quanto ha dichiarato Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia. «Finalmente sono iniziati i lavori per liberare le case polari dagli abusivi ma i centri sociali faranno guerriglia ogni giorno e non permetteranno nessuno sgombero - ha concluso De Corato - anzi, nel frattempo continueranno a occupare appartamenti, insieme al racket che opera nelle case popolari: per uno sgombero fatto ci saranno dieci nuove case occupate!».