19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
La deputata di Fi sulla legge elettorale

Prestigiacomo: «Il braccio di ferro non giova a nessuno»

Stefania Prestigiacomo dichiara: «Siamo pronti a mediare, ma serve volontà reciproca». Intanto, il deputato Pd Dario Ginefra esorta a «remare tutti nella medesima direzione». Ma la De Girolamo è certa: «Renzi ha fretta perchè vuole andare al voto in primavera»

ROMA - «Sulla legge elettorale siamo pronti a mediare, ma è evidente che vi debba essere volontà reciproca. Trascinare il dibattito politico sulla linea della scontro servirà solo a rallentare il processo di riforme e cambiamento che Forza Italia reclama da un decennio». Lo afferma la deputata di Fi Stefania Prestigiacomo.

GINEFRA: SI REMI TUTTI NELLA STESSA DIREZIONE - Nel frattempo, dal Pd si sprona alla collaborazione. «Al vertice di maggioranza che si terrà questa sera, si sottoscriva un patto di Governo per definire il cronoprogramma dei mille giorni e per evitare questo 'toto-elezioni' permanente». Lo afferma il deputato del Pd Dario Ginefra. «Occorre remare tutti nella medesima direzione per affrontare e risolvere i problemi del Paese e per scongiurare che la legislatura diventi una via crucis», aggiunge Ginefra.

DE GIROLAMO: RENZI HA FRETTA PERCHE' VUOLE IL VOTO IN PRIMAVERA - «Sono convinta che l'accelerazione sulla legge elettorale significa che Renzi ha intenzione di andare al voto a primavera, e al vertice di questa sera mi chiarirò le idee in proposito». Così la capogruppo Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo, ospite a Omnibus su La7. «Adesso il premier sa di godere del vento a favore, ma sa che non potrà essere a vita il re delle preferenze. Pertanto - ha aggiunto De Girolamo - prima che la crisi economica metta a nudo le difficoltà del nostro Paese, Renzi ha tutta la convenienza ad andare alle urne. Questa sera al vertice gli ricorderemo chiaramente che i voti Ncd, soprattutto al Senato, hanno un peso determinante e che non esiste solo un patto del Nazareno, ma anche un patto di maggioranza con Alfano. Per Ncd preferenze e soglie al di sotto del 5 per cento sono il metro di misura della tenuta del patto di maggioranza»«Questa sera - ha concluso la capogruppo Ncd - ci aspettiamo da Renzi quella serietà che Ncd ha dimostrato rispettando i patti. Se poi il premier e anche Berlusconi pensano di agire in autonomia risponderanno delle ovvie conseguenze».