28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Mozione di sfiducia per Genova

M5S: «Renzi sapeva, se ne deve andare»

Bagarre in corso nel M5s. Mentre viene presentata la mozione di sfiducia contro il Premier, Matteo Renzi, colpevole secondo i grillini di non aver voluto evitare il dramma genovese, un altro dissidente abbandona il movimento e si vende al nemico.

ROMA - Bagarre in corso nel M5s. Mentre viene presentata la mozione di sfiducia contro il premier, Matteo Renzi, colpevole secondo i grillini di non aver voluto evitare il dramma genovese, un altro dissidente abbandona il movimento e si vende al nemico.

M5S: RENZI, VATTENE - «Il M5S ha depositato una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Renzi sui fatti delle alluvioni ed i problemi di dissesto idrogeologico mai risolti nonostante in data 5 agosto 2014 diversi imprenditori di Genova avessero avvertito in forma scritta l'esecutivo. Ad annunciare in aula la mozione di sfiducia a Renzi, sottoscritta dal gruppo parlamentare M5S Senato, è stato il senatore Andrea Cioffi. È stata richiesta la calendarizzazione urgente per martedì prossimo»: è quanto si legge in una nota del gruppo parlamentare M5S al Senato.

ORELLANA SI VENDE AL PD - Intanto, dopo il trambusto di ieri sera, i grillini del M5s sono in tumulto e sparano a zero sul senatore Luis Alberto Orellana. Già, perché ieri sera il suo voto è stato determinante non solo per l'approvazione del DEF, ma soprattutto per non far capitolare definitivamente il governo Renzi. Su di lui piovono le accuse e le critiche degli ex-compagni pentastellati, che lo apostrofano con parole poco gentili: «traditore, venduto, verme, schifoso...». Particolarmente aggressiva la tweetata di Alessandro Di Battista: «Che schifo di uomo! Lo devo pizzicare, ah se lo pizzico, eccome...!! Lo farò quantomeno vergognare, anche se per quattro spicci sarebbe capace di vendersi l'anima evidentemente». Secondo La Stampa, Luis Alberto Orellana era stato visto l'altro ieri sera a cena con un deputato PD.