25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Riforme, la guerra degli emendamenti

M5s a Pd: Ci vediamo giovedì

Sul tavolo delle riforme sono stati presentati in Aula oltre sette mila emendamenti, che dovranno essere discussi entro venerdì. Domani il secondo incontro faccia a faccia tra Pd e M5s, in diretta streaming. Ma la presenza di Grillo rimane un'incognita.

ROMA - Il secondo incontro faccia a faccia tra M5s e Pd, per cercare di trovare un accordo sulle riforme che si profila difficile quanto trovare un'oasi in mezzo al deserto, si terrà giovedì 17 luglio alle 0re 14. E sarà in diretta streaming.  Il confronto, che non prevede al momento la presenza di Grillo salvo sorprese dell'ultimo minuto, si preannuncia particolarmente impegnativo. Sul blog del leader del movimento, i grillini avanzano chiaramente le loro richieste: "Chiediamo risposte concrete su preferenze, soglie di sbarramento e liste di coalizione», scrivono.

I problemi per Renzi & co., d'altronde, non vengono solo dal fronte dei pentastellati. Sul tavolo delle riforme, sono già oltre sette mila gli emendamenti presentati in Aula. Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, è intervenuto per ribadire la volontà di lasciare a tutti la possibilità di esprimersi. E questo vuol dire circa 42 ore di dibattito che impegneranno l'aula anche domani, e che quindi faranno slittare le prime votazioni a lunedì pomeriggio. Il Senato sarà infatti impegnato da giovedì e per tutto venerdì con la prima conferenza parlamentare del semestre Ue.

Intanto, gruppi e senatori hanno depositato entro le ore 20 di ieri sera le loro proposte di modifica al testo uscito dalla commissione. E si è manifestato per la prima volta l'ostruzionismo delle opposizioni. Da Sel sono stati depositati quasi 6mila emendamenti, un altro migliaio dai dissidenti di Fi e Gal, nonostante il duro ultimatum lanciato oggi da Silvio Berlusconi nell'assemblea parlamentare. Numeri che potrebbero mettere davvero in difficoltà l'iter parlamentare della riforma. A questi si aggiungono i 200 emendamenti del M5S e un centinaio anche dalla Lega nonostante uno dei relatori della riforma sia Roberto Calderoli. Il Pd ne ha avanzate 48, come gruppo, quasi 60 sono quelle presentate dai cosiddetti 'dissidenti' capeggiati da Vannino Chiti e Felice Casson. Poi ci sono i 14 emendamenti di Ncd e i 15 di Fi. E anche quelli dei 'critici' di Fi.