19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Governo Letta

Zanonato: «Il patto per il rilancio del governo dovrà tener conto dei bisogni del Paese»

Il Ministro per lo Sviluppo economico: «Se vogliamo che riparte l'occupazione, che riprendano i consumi interni, e quindi il benessere diffuso, se vogliamo che nel complesso l'Italia riparta, è necessario che riparte la macchina produttiva»

ROMA - «Il patto per il rilancio del governo dovrà tener conto dei bisogni del Paese: se vogliamo che riparte l'occupazione, che riprendano i consumi interni, e quindi il benessere diffuso, se vogliamo che nel complesso l'Italia riparta, è necessario che riparte la macchina produttiva». Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, parlando a Radio 1. «E' il motore di tutto - ha aggiunto - non possiamo avere più occupazione se cala la produzione, o migliori condizioni per la gente, se la produzione non si rimette in moto».

SERVE SGRAVIO ENERGETICO - Zanonato, si è detto «assolutamente d'accordo» sulla proposta di Matteo Renzi di introdurre nel job act lo sgravio energetico per le imprese: «Sono assolutamente d'accordo - ha affermando - si tenga presente che la bolletta elettrica che pagano gli italiani è di 42 miliardi. Quindi il 10 per cento in meno significa 4, 2 miliardi in meno. Poi si potrebbero studiare formule che prevedono meno risparmi alle famiglie e più alle imprese - ha proseguito Zanonato - ma sull'obiettivo sono d'accordo, anzi ho cercato di perseguirlo. Sarebbe un risultato straordinario, visto che uno dei momenti di anticompetività del nostro Paese c'è anche questo dell'alto costo energetico».

FIAT CON CHRYSLER ENTRA IN NUOVI MERCATI - Il ministro ha poi parlato delle novità in casa Fiat, sottolineando che la casa automobilistica insieme a Chrysler può conquistare nuovi mercati: «Se la Fiat, invece di continuare l'operazione Chrysler, acquisendo una enorme rete di vendita, soprattutto in un'area dove la Fiat non era presente, avesse scelto di restare a casa, avrebbe scelto di vendere gli attuali modelli a un mercato che in questo momento non li accoglie, e quindi sarebbe stata una scelta strategicamente sbagliata - ha osservato Zanonato - siamo davvero un Paese curioso: ci preoccupiamo sempre, sia se altri comprano le nostre cose sia se siamo noi invece a comprare le loro. Non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca».