Giannini (Sc): «Voteremo la fiducia al Governo solo per responsabilità senza convinzione politica»
La segretaria politica dei montiani: «E' stata reinserita una norma per la stabilizzazione per personale delle società partecipate, norma che era stata eliminata dal decreto D'Alia con un accordo di maggioranza. Se nel milleproroghe questi elementi saranno eliminati noi ci saremo, altrimenti valuteremo molto seriamente il nostro ruolo all'interno di questo governo»
ROMA - Scelta civica (Sc) ha lanciato un ultimatum al governo: cambi con il milleproroghe le norme sulla stabilizzazione dei precari delle società partecipate introdotte nel ddl stabilità alla Camera o Sc «valuterà molto seriamente il proprio ruolo all'interno del governo». L'avvertimento è arrivato dal segretario politico, Stefania Giannini, a margine dei lavori dell'Aula sulla manovra. Sc ha chiesto anche il ripristino del testo del Senato del salva Roma.
SC VALUTERÀ RUOLO IN GOVERNO SU MILLEPROROGHE - Giannini ha aggiunto: «Scelta Civica voterà la fiducia al governo sulla legge di stabilità solo per senso di responsabilità ma senza alcuna convinzione politica. Manca il coraggio sulle politiche della spesa pubblica, sullo sviluppo, le privatizzazioni e una pubblica amministrazione efficiente». Nel passaggio del ddl stabilità alla Camera, ha lamentato Giannini, «è stata reinserita una norma per la stabilizzazione per personale delle società partecipate, norma che era stata eliminata dal decreto D'Alia con un accordo di maggioranza. Se nel milleproroghe questi elementi saranno eliminati noi ci saremo, altrimenti valuteremo molto seriamente il nostro ruolo all'interno di questo governo». Nel decreto milleproroghe, ha aggiunto Linda Lanzillotta, «chiediamo anche il ripristino del testo del Senato del salva Roma».
ZANETTI, A GENNAIO CAMBIO DI PASSO - Enrico Zanetti, responsabile politiche fiscali di Sc e vicepresidente della commissione Finanze della Camera, in sede di dichiarazione di voto di fiducia a Montecitorio sul decreto salva Roma ha annunciato: «Sc conferma la fiducia al governo Letta ma ci aspettiamo veramente un cambio di passo a partire da gennaio, quando per parte nostra valuteremo i provvedimenti che questo governo sottoporrà alla Camera con la responsabilità e la disponibilità di un movimento politico che ha convintamente concorso a consentire la nascita di questo esecutivo, ma anche con l'autonomia di giudizio di un movimento politico che non concorre indirettamente alla loro stesura in Consiglio dei ministri e ne prende atto soltanto in Parlamento».
SERVE CONTRATTO DI GOVERNO - «Niente meglio di un contratto di coalizione dettagliato e analitico - ha aggiunto Zanetti - può garantire a questo governo di durare e al Paese di avere la stabilità di cui ha bisogno e che è ben altra cosa rispetto all'immobilità che farebbe solo da elastico suicida e belluino per il definitivo lancio dei populismi peggiori alla prima occasione utile. Per questo Sc, che non vuole né galleggiare né distruggere, ma riformare questo Paese, ha posto per prima il tema del contratto di coalizione di cui oggi un po' tutti parlano con favore nella maggioranza e nel governo. Parlarne però non basta e non ci basta. Lo abbiamo detto, lo abbiamo ripetuto anche oggi; se sul punto si continuerà a fare melina, da gennaio non ce lo sentirete più dire, ma non sarà esattamente un buon segno».
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