18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Governo Letta

M5s contro Letta, lui replica: «Dare agli altri dei disonesti è inaccettabile»

Il pentastellato Nuti: «Presidente lei ha la faccia come il bronzo, viene in aula a ripetere le stesse cose delle altre volte e si permette anche di offendere l'unica forza politica che ha fatto quello che ha detto. La polizia deve difendere le istituzioni corrotte o i cittadini onesti? Noi cittadini onesti vi faremo sparire. Non vi diremo vergogna perché la possono provare solo gli onesti»

ROMA - «Presidente lei ha la faccia come il bronzo, viene in aula a ripetere le stesse cose delle altre volte e si permette anche di offendere l'unica forza politica che ha fatto quello che ha detto», ha attaccato il deputato del Movimento cinque stelle (M5s) Riccardo Nuti rivolgendosi al premier Enrico Letta nel giorno della fiducia al governo.

POLIZIA DIFENDE GLI ONESTI - Nuti si è poi domandato: «La polizia deve difendere le istituzioni corrotte o i cittadini onesti? Noi cittadini onesti vi faremo sparire. Non vi diremo vergogna perché la vergogna la possono provare solo i cittadini onesti che siamo noi e non voi», rispondendo a Letta durante l'informativa sulla fiducia nell'aula della Camera. Poi Nuti per dimostrare che le «istituzioni sono corrotte» ha citato i casi di De Luca ('sempre troppo tardi quando lo butterete fuori dal governo per incompatibilità'), della Cancellieri e ha attaccato il deputato del Partito democratico (Pd) Faraone accusandolo di essere andato «a casa di un boss palermitano, oltre ad essere stato beccato mentre prometteva posti di lavoro in cambio di voti alle primarie».

SOLO M5S DEGNO DI L ELETTORALE - Poi Nuti si è posto un altro quesito: «Chi ha creato la porcata non ha i requisiti morali per proporre un'altra legge elettorale, gli unici che possono proporla sono i parlamentari del M5s. Il modello di legge del sindaco d'Italia? E' un super porcellum, il Parlamento non è un consiglio comunale, gli deve essere ridata centralità».

VILLAROSA (M5S), LE PROMESSE NON MANTENUTE - Il capogruppo del M5s alla Camera, Alessio Villarosa ha rincarato la dose: «Cittadini, smettiamola di farci prendere in giro. Se non ci svegliamo adesso e non li facciamo scomparire, ce ne pentiremo per tutta la vita. Non avete i numeri, non avete mai meritato la fiducia ma continuerete a chiederla», ha affermato Villarosa, che non ha mancato di puntare l'indice su un argomento caro al suo movimento, il «continuo imbarbarimento di questo Parlamento, perpetuato attraverso una informazione non più libera». Poi ha fatto un elenco delle promesse del governo e della maggioranza: «Dov'è - ha detto il capogruppo - l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti? Solo quest'anno vi siete rubati 90 milioni di euro. Chi restituirà questi soldi agli italiani? Dopo la falsa abolizione (la riforma proposta dal governo e attualmente all'esame del Senato, ndr) continuerete a prendere i soldi dei cittadini. Dov'è la legge elettorale? Siamo a dicembre, voi la vedete? Sono stato l'unico - ha detto ancora l'esponente stellato - a parlare di legge elettorale, voi a ridere. La presidente della Camera mi ha detto che la conferenza dei capigruppo non era il luogo adatto. E qual è il luogo adatto? Le segrete stanze?».

FIDUCIA SU OGNI COSA - «L'unica tassa che avete levato - ha ricordato Villarosa - è stata l'Imu, per poi rimetterla con altri nomi. Sapete contare? In Italia ci sono tre milioni di disoccupati, con il vostro decreto al massimo riuscirete a far assumere trentamila persone. Vergogna!. Mettete la fiducia su ogni provvedimento, abbiamo approvato solo quattro provvedimenti di origine parlamentare, e parlate di rispetto della Costituzione...».

TONINELLI (M5S), DA LETTA FALSITÀ - Maurizio Toninelli, eletto nel M5s ha dato del bugiardo a Letta, intervenendo al Tgcom24: «Il presidente Letta nel suo intervento di oggi ha detto una grossa falsità perché il M5s è contro ogni tipo di violenza. Quello che noi diciamo è che non ci si può tappare le orecchie, e questa classe politica lo sta facendo, nei confronti di questo tipo di proteste».

GRILLO, LETTA MENTE E OFFENDE IL M5S - Anche Beppe Grillo ha dato del mentitore al premier: «Letta mente agli italiani e offende M5s», ha scritto sulla sua pagina Facebook dove ha postato una foto del premier e il video delle parole che ha rivolto al M5s in aula alla Camera.

LETTA, SIAMO TUTTI CITTADINI - Il presidente del Consiglio ha replicato: «E' inaccettabile, inaccettabile che il M5s attacchi i giornalisti quando non scrivono cose che sono a loro gradite. Cosa dovrei fare io che ogni giorno leggo cose strampalate e ingiuste? Ma sono strampalate e ingiuste dal mio punto di vista». Il premier ha proseguito: «E' inaccettabile che nelle Aule parlamentari si dia costantemente dei disonesti alle altre forze politiche». Il premier ha scandito: «Qui siamo tutti cittadini, parliamo tutti a nome dei cittadini, questo tema di dare agli altri dei disonesti è un tema inaccettabile».

SU FINANZIAMENTO A PARTITI AVETE PROPOSTE? - Sul finanziamento finanziamento pubblico dei partiti Letta ha incalzato il M5s: «Volete che si risolva o volete continuare ad accusare gli altri, le istituzioni, di non averlo risolto? E' una differenza di fondo, questa qua. Io non ho dubbi - ha aggiunto - che il dare atto al M5s di avere agito su questo tema con determinazione sia giusto. Ma tutto questo se si riesce poi ad arrivare a riconoscere che approvare definitivamente è molto meglio che discutere di queste cose».

SOLIDARIETA' A FARAONE - Quindi il capo del governo ha espresso solidarietà a Faraone: «Voglio esprimere solidarietà al collega Faraone per le cose ingiuriose che sono state dette qui. La logica dell'ingiuria è inaccettabile. Pensavo che dopo l'attacco ai giornalisti Grillo si fermasse invece vedo che il deputato Nuti ha rilanciato. Sono esterrefatto sul fatto che si sia rilanciato questo discorso». Anche di banchi del Pd, Ettore Rosato ed Emanuele Fiano, hanno chiesto di «dare al collega Faraone la possibilità di difendersi subito da un'accusa così infamante». Ma il presidente di turno Luigi Di Maio (M5s) ha spiegato che «gli interventi a titolo personale, come ho sempre fatto anche per il mio gruppo si possono fare a fine seduta».