2 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Primarie del Pd

«A sostenere Renzi ci sono Bassolino, De Luca, Fassino e Franceschini»

RP | RP | Il candidato alla segreteria del Pd Cuperlo: « Basta, adesso basta, il sindaco di Firenze mi risponda nel merito. Lui è la continuità con le ricette che hanno fallito in questi venti anni. Io voglio esser giudicato per l'idea di Paese e di partito che ho messo in campo. Non c`è sufficiente orgoglio nell'essere di sinistra»

ROMA - «Basta, adesso basta. A sostenere Renzi ci sono Bassolino, De Luca, Fassino e Franceschini. Renzi mi risponda nel merito», ha sottolineato Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Partito democratico (Pd), in una intervista al Corriere della Sera.

MANCA ORGOGLIO DI SINISTRA - «Lui - ha ricordato - è la continuità con le ricette che hanno fallito in questi venti anni. Io voglio esser giudicato per l'idea di Paese e di partito che ho messo in campo. Perché è passata la vulgata che essere di sinistra vuole dire non essere moderni? Non va bene, questo è il vero tabù da rompere. Non c`è sufficiente orgoglio nell'essere di sinistra, un eccessiva timidezza nel rivendicare le ragioni di chi è economicamente più debole».

RENZI RISCHIA CONFLITTO INTERESSI - Secondo Cuperlo «Renzi e i suoi pensano troppo alle performance televisive. Dovremmo fare più uffici studi piuttosto che tanti uffici stampa, abbassare i decibel della polemica pretestuosa e occuparci delle cose serie. Per questo mi sono tuffato in questa storia, per difendere ciò in cui credo». Ma sul rischio di scissione il candidato alla leadership dei Democratici ha risposto in modo netto: «No, non ci sarà mai una scissione. Non mi interessano le polemiche. Più che delle polemiche, di Renzi, mi preoccupa che voglia fare due mestieri insieme, il sindaco e il segretario del Pd. Io credo che siano impegni che richiedono passione, spirito di servizio, tempo pieno. C`è un tema che non ho sollevato ma è importante: c`è un conflitto d`interessi in questa logica. E' necessario anche per l'etica pubblica del nostro Paese che nella politica, nelle istituzioni, nelle università, negli ospedali, si torni a fare un mestiere per volta. Sarebbe forse un segnale positivo che farebbe bene anche alla moralità dell'Italia».

ALFANO NON DETTA AGENDA - Quanto alla sentenza della Corte costituzionale sul porcellum, «è una sconfitta della politica. Ora il tempo è scaduto e bisogna fare una riforma», ha affermato Cuperlo che ha aggiunto: «Noi dobbiamo partire dalle forze che sostengono il governo perché altrimenti si aprirebbe una crisi di rappresentanza dell'esecutivo. Del mattarellum si può discutere, ma con dei correttivi. Quello che servirebbe è il doppio turno di collegio. Non è Alfano che detta l`agenda della legge elettorale».

NO A PRESIDENZIALISMO - «Io - ha detto ancora Cuperlo - mi batterò perché l`impianto sia quello di una repubblica parlamentare, il che non significa che non si possa abolire il bicameralismo perfetto e ridurre il numero dei parlamentari. Trattare su tante altre cose, anche sulle riforme istituzionali benché per quelle ci vuole del tempo. Ma su una cosa io non transigo: il presidenzialismo non è la risposta ai problemi del Paese».

CONTENTO DI PRODI - Sul ripensamento di Romano Prodi, che ha deciso di votare alle primarie, Cuperlo ha detto: «Sono contento che Romano Prodi abbia deciso di votare alle primarie di domenica prossima, il suo posto è nel Pd. Sono convinto che l'8 dicembre saremo in tanti e che sarà una festa della partecipazione e della democrazia».