«Io non tiro la corda, sono gli italiani che tirano la cinghia»
RP | RP | Renzi replica ad Alfano: «Quelli che stanno subendo le difficoltà della politica sono le persone per bene. Se il vicepremier vuole fare polemica sappia che non ci troverà più, perché siamo impegnati a parlare con gli italiani delle priorità vere che per il 2014». I capigruppo di Ncd: «Dall'inizio della legislatura sollecitiamo il Partito democratico (Pd) a condividere le riforme»
TRIESTE - «Angelino Alfano va dicendo anche oggi che noi tiriamo la corda sul Governo Letta. Non è affatto così.
Non siamo noi che tiriamo la corda, sono gli italiani che stanno tirando la cinghia. Quelli che stanno subendo le difficoltà della politica sono gli italiani per bene. Se Alfano vuole fare polemica sappia che non ci troverà più, perché siamo impegnati a parlare con gli italiani delle priorità vere che per il 2014 per noi sono il taglio dei costi della politica, il piano per il lavoro e l'Europa». Matteo Renzi, parlando a Trieste in un intervento ritrasmesso da Skytg24, ha risposto così all'intervista odierna del leader Ncd Angelino Alfano a Repubblica.
SE VINCO VIA 1 MILIARDO A POLITICI - «Se vinceremo noi - ha sottolineato Renzi- lavoreremo a una riduzione da un miliardo di euro dei costi della politica a partire dal Senato e a un gigantesco piano per il lavoro per tornare ad assumere. Mentre la terza priorità sarà l'Europa: l'Europa non è causa di tutti i mali, non è colpa dell'Europa, è colpa dell'Italia che non ha fatto la sua parte per cambiare l'Europa. Se toccherà a noi lo faremo. E se Alfano vuole fare queste cose per gli italiani con noi bene. Se invece gli interessa solo continuare con la polemica, sappia che non ci troverà».
COSTA (NCD), LAVORARE ASSIEME - Intanto oggi anche i capigruppo del Nuovo centrodestra hanno replicato al sindaco di Firenze.
«Noi siamo sempre della stessa opinione. Insieme ad Alfano, con coraggio, abbiamo messo le convinzioni prima delle convenienze, ed abbiamo operato una scelta politica molto chiara. Se Renzi farà altrettanto, nel 2014 vedranno la luce norme fondamentali per restituire credibilità al nostro Paese a partire dal lavoro, giustizia, legge elettorale, tagli a sprechi e privilegi e lotta alla burocrazia», ha dichiarato in una nota, Enrico Costa, presidente dei deputati del Ncd.
«Alfano, Renzi e Letta potranno, insieme, dimostrare la maturità politica di una generazione capace di mettere il bene del Paese prima delle carriere personali», ha concluso Costa.
SACCONI (NCD), SPERIAMO IN SVOLTA RENZI - Il suo omologo al Senato, Maurizio Sacconi ha spiegato: «Dall'inizio della legislatura sollecitiamo il Partito democratico (Pd) a condividere semplificazioni immediate delle regole sul lavoro, a partire dai contratti a termine e di apprendistato. Fino ad ora il Pd non si è reso disponibile, per cui se Renzi determinerà una linea diversa essa sarà bene accolta da noi, da tutti gli imprenditori e da quei molti che cercano un lavoro ma non lo trovano anche per la rigidità delle regole. La legge Fornero ha avuto effetti devastanti sul mercato del lavoro che devono essere corretti quanto prima. Così come da tempo chiediamo un testo unico sul lavoro fatto di poche regole semplici, traducibili in inglese, rinviando quanto più alla autonomia delle parti attraverso contratti collettivi, specie aziendali, e individuali».