19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Vertice Italia-Russia

«La mia speranza è che i giudici assolvano Cristian D'Alessandro»

RP | RP | RP | Bonino: «Auspico che la magistratura russa possa giungere in tempi rapidi ad un giudizio ma rilevo peraltro che l'accusa di hooliganismo, con la possibilità di una condanna a sette anni di prigione, mi sembra sproporzionata visti i fatti e le intenzioni degli attivisti»

ROMA – In occasione della visita in Italia del presidente russo, Vladimir Putin, il ministro degli Esteri, Emma Bonino ha auspicato l'assoluzione di Cristina D'Alessandro, l'attivista italiano di Greenpeace detenuto in Russia. Bonino ha spiegato all'agenzia Ria Novosti che l'accusa appare «sproporzionata visti i fatti e le intenzioni degli attivisti».

SPERO ASSOLVANO D'ALESSANDRO - Secondo la titolare della Farnesina: «La decisione di rilasciare su cauzione Cristian d'Alessandro è stato un passo significativo verso una soluzione della vicenda. Ora ci aspettano mesi di preparazione per il giudizio delle autorità giudiziarie ma la qualità di vita di Cristian d'Alessandro sarà sicuramente migliore di quanto è stata finora. Auspico che la magistratura russa possa giungere in tempi rapidi ad un giudizio ma rilevo peraltro che l'accusa di hooliganismo, con la possibilità di una condanna a sette anni di prigione, mi sembra sproporzionata visti i fatti e le intenzioni degli attivisti. La mia speranza è quindi che i giudici assolvano Cristian D'Alessandro».

NON SCORDIAMO PROFUGHI SIRIANI - Quindi Bonino ha commentato l'iniziativa per la distruzione delle armi chimiche siriane. Secondo il ministro quel momento ha segnato un punto di svolta per la Siria, ma mentre la comunità internazionale sta ancora cercando una soluzione politica alla crisi, «non venga meno il sostegno ai milioni di rifugiati siriani che sono in condizioni di gravissime difficoltà. Sono certa che anche la Russia avrà un ruolo di rilievo nel promuovere al più presto attività di soccorso umanitario utilizzando qualsiasi canale utile o promosse dalle competenti Agenzie dell'Onu».

UNICA SOLUZIONE E' POLITICA - Anche perché, ha aggiunto la titolare degli Esteri: «Come la Russia, anche l'Italia ritiene non vi sia alternativa a una soluzione politica della crisi e sostiene quindi gli sforzi per la convocazione di Ginevra II, un obiettivo del quale non ci nascondiamo certo le difficoltà, ma che la comunità internazionale non può che perseguire con determinazione».

RILANCIO RELAZIONE UE- RUSSIA - Il vertice italo-russo a Trieste è l'occasione «per finalizzare intese, sia di carattere inter-statale sia privato», per passare in rassegna i rapporti con Mosca sul piano bilaterale e i grandi dossier internazionali, «in particolare sulla crisi siriana e sulle relazioni euro-russe, che, come noto, non attraversano la loro fase migliore», così Bonino ha sintetizzato i punti focali dell'incontro tra Enrico Letta e Vladimir Putin. Promettendo un particolare impegno italiano per un «effettivo rilancio delle relazioni euro-russe» durante il prossimo semestre di presidenza italiana dell'Ue.

ENERGIA, INFRASTRUTURE E DIFESA - «Intendiamo utilizzare la nostra presidenza Ue del II semestre 2014 per contribuire a un effettivo rilancio delle relazioni euro-russe e la premessa per poterlo fare è quella di verificare nel dettaglio le posizioni russe e i margini per soluzioni di compromesso rispetto alle numerose questioni aperte», ha detto il ministro, che ha aggiunto: «Il vertice sarà l'occasione per finalizzare intese, sia di carattere inter-statale sia privato. Negli ultimi tre anni, a causa delle contingenze politiche ed elettorali nei due Paesi, non si sono tenute consultazioni al massimo livello che esaminassero ogni aspetto del rapporto bilaterale in campo economico, dall'energia alla cooperazione industriale a quella nel settore delle infrastrutture e della difesa. I presidenti Putin e Letta potranno confrontarsi sulle grandi questioni internazionali di comune interesse, in particolare sulla crisi siriana e sulle relazioni euro-russe, che, come noto, non attraversano la loro fase migliore».

Il 2014 sarà «anno incrociato del turismo tra l'Italia e la Russia», occasione per «incrementare il flusso di turisti in entrambe le direzioni», ha spiegato la titolare della Farnesina. Perché «il tasso di crescita dei turisti russi è tra i più elevati», ma ci sono «potenzialità ancora maggiori», in particolare fuori dai circuiti più battuti, ha detto Bonino.

SU IRAN ACCORDO PRUDENTE - Bonino ha illustrato le ultime novità sull'accordo raggiunto dal gruppo 5+1 e l'Iran, al Corriere della Sera: «Siamo di fronte a un`intesa preliminare, che dura sei mesi e comprende un monitoraggio costante: quindi mi sembra un accordo prudente. Ma dopo tanto tempo di gelo è sicuramente un primo passo importante, un risultato parziale ma significativo. Se continueremo tutti quanti a lavorare nella stessa direzione, potrà anche facilitare altri dossier della grande partita diplomatica in corso sul Medio Oriente. Con tutte le necessarie cautele del caso, la mia valutazione è assolutamente positiva».

ISRAELE MOSTRA REALISMO - Quanto alle riserve di Israele, il ministro commenta: «Ho letto le dichiarazioni di Netanyahu e Lieberman, ma ho anche sentito toni più moderati da parte di Tzipi Livni. E soprattutto voglio sottolineare il grande buon senso e realismo mostrati dall`ex capo del Mossad, Efraim Halevy, il quale dice che l`accordo non è cattivo, perché, e lo cito, 'era ingenuo pensare che gli iraniani avrebbero cominciato a smantellare immediatamente le centrifughe, ma dobbiamo ricordare che da questo momento ci saranno ispettori che controlleranno quotidianamente la situazione'. Peraltro la stessa dichiarazione del presidente Obama, piena di cautela, è proprio diretta alle preoccupazioni di Israele. La commissione di monitoraggio, come ha evidenziato anche il collega iraniano Zarif, è un punto cruciale del dispositivo dell`accordo».

FINESTRA DI OPPORTUNITA' - E l'accordo, ha concluso il ministro, potrebbe avere ripercussioni positive anche per quanto riguarda la crisi siriana: «Dopo anni di freddo e di blocco della cooperazione internazionale, Ginevra è il secondo segnale di una nuova fase dopo la risoluzione dell`Onu sulle armi chimiche. Il multilateralismo efficace ha una rara chance, che non dobbiamo lasciarci sfuggire.
L`intesa apre una finestra di opportunità, che dobbiamo stare attenti a te- nere aperta. Sulla Siria dobbiamo lavorare con forza e convinzione. Con Lavrov insisterò ovviamente sulla necessità di una soluzione politica, ma nell`immediato occorre un`azione umanitaria, di fronte a un dramma ormai insostenibile sia per chi è riuscito a fuggire, sia per chi è rimasto nel Paese. Anche gli iraniani hanno mostrato di voler dare una mano, come mi ha confermato il ministro Zarif qui a Roma
».