23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
QUIRINALE

Napolitano: sulla trattativa Stato-mafia «non ho da riferire alcuna conoscenza utile al processo»

RP | RP | RP | Il presidente della Repubblica: «La Corte valuti nel corso del dibattimento il reale contributo che le mie dichiarazioni, sulle circostanze in relazione alle quali è stata ammessa la testimonianza, potrebbero effettivamente arrecare all'accertamento processuale in corso»

ROMA - «Non ho da riferire alcuna conoscenza utile al processo, come sarei ben lieto di poter fare se davvero ne avessi da riferire e tenderei a fare anche indipendentemente dalle riserve espresse dai miei predecessori Cossiga e Scalfaro, sulla costituzionalità della norma di cui all'articolo 205 del codice di procedura penale». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lettera inviata lo scorso 31 ottobre alla Corte d'Assise di Palermo, presieduta dal giudice Alfredo Montalto, nell'ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia.

Napolitano ha aggiunto: «Così stando le cose, sottopongo queste precisazioni alla sua attenzione affinché la Corte possa valutare nel corso del dibattimento il reale contributo che le mie dichiarazioni, sulle circostanze in relazione alle quali è stata ammessa la testimonianza, potrebbero effettivamente arrecare all'accertamento processuale in corso. Con viva cordialità, Giorgio Napolitano».