28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Quirinale

Napolitano torna ad invitare la politica all'unità

Il presidente della Repubblica si augura «un moto unitario simile alle celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia, con l'apporto anche critico di tutti i gruppi politici, a sostegno di più forti politiche comuni per l'occupazione, soprattutto dei giovani, per rilanciare la crescita e per rafforzare le istituzioni comunitarie»

ROMA - Per il rilancio dell'integrazione europea «nel segno dell'unione politica» e per uno sviluppo economico più «socialmente qualificato», il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si augura nel nostro Paese «un moto unitario simile a quello che caratterizzò le celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia».

AMPIO LIVELLO PARTECIPAZIONE - Napolitano ha ricordato: «L'ampio livello di partecipazione civile e democratica anche a livello locale che animò quel momento della vita nazionale può essere d'esempio nella prospettiva del dibattito in preparazione delle elezioni europee e del successivo semestre di presidenza italiana, che auspico possa svolgersi all'insegna di un rinnovato patriottismo nazionale e europeo. Sono incoraggianti da questo punto di vista - ha concluso il capo dello Stato- le elaborazioni del Parlamento, con l'apporto anche critico di tutti i gruppi politici, a sostegno di più forti politiche comuni per l'occupazione, soprattutto dei giovani, per rilanciare la crescita e per rafforzare le istituzioni comunitarie».
Quindi il capo dello Stato ha lanciato un monito: per riavviare la crescita è necessario «portare avanti con determinazione complessi processi di cambiamento che richiedono proposte ben meditate e comportamenti coerenti».

LAVORARE PER GIOVANI - «Si tratta – ha detto Napolitano - di esigenze ampiamente condivise e particolarmente avvertite dalle giovani generazioni, preoccupate per le incertezze e le lacune, anche di progettualità che indeboliscono le risposte alle difficoltà alle difficoltà del momento presente. La ricerca delle possibili soluzioni, condotta con spirito unitario e senza facili strumentalizzazioni è presupposto necessario per affrontare efficacemente i problemi economici e sociali aperti o aggravati dalla crisi, a partire dalla sofferenza della base imprenditoriale e dal forte disagio occupazionale che colpisce in modo particolarmente grave le più giovani generazioni».

SERVONO NUOVI IMPRENDITORI - Il presidente della Repubblica ha concluso: «Il ritorno a una prospettiva di crescita richiede infatti la piena valorizzazione delle energie e delle capacità di nuove forze imprenditoriali: in tale contesto le iniziative dei giovani imprenditori di Confcommercio assumono un particolare valore e un'importanza decisiva».