28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
TRASPORTO AEREO

Alitalia, Lupi: «Aspettiamo piano industriale», i sindacati: «Non accetteremo esuberi»

RP | RP | Il ministro dei Trasporti ha incontrato i segretari di Cgil, Cisl e Uil per discutere della compagnia aerea, assicurando che per il governo si tratta di un «asset strategico» e «va difesa l'occupazione»

ROMA - «L'interesse del governo è molto semplice: un piano industriale, continuità aziendale, investimenti da parte di privati e difesa dell'occupazione». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, commentando le indiscrezioni di stampa sull'elevato numero di esuberi di Alitalia.

PER GOVERNO E' ASSET STRATEGICO - «Non mi è stato presentato nessun piano industriale - ha aggiunto Lupi - ma quando sarà presentato il governo dirà la propria opinione». Il ministro ha poi ribadito: «Per noi Alitalia è un asset strategico». Quanto all'incontro con i sindacati, il ministro ha sottolineato: «Abbiamo constatato una grande corresponsabilità da parte di tutti. Aspettiamo che sia sottoscritto l'aumento di capitale e presentato il piano industriale».

CGIL, NON RISULTANO ESUBERI - La Cgil ha precisato: «Per quanto ci riguarda qualunque notizia su esuberi è infondata». Il segretario generale, Susanna Camusso, ha aggiunto: «Non ci risultano esuberi e un piano industriale presentato. Stiamo parlando della conferma dell'impegno del governo per dare una prospettiva positiva all'azienda».

CISL, NON ACCETTEREMO LICENZIAMENTI - Se il prossimo piano di Alitalia dovesse contenere esuberi la Cisl lo respingerà, ha invece commentato il segretario generale, Raffaele Bonanni, che ha aggiunto: «Non accetteremo di avere un piano industriale con degli esuberi».

Per la Cisl: «Il governo ha ancora da sbolognare quelli del precedente piano. Oggi ci siamo visti per collaborare tra noi per tenere in piedi la baracca. Il ministro è intenzionato a traghettare la situazione nel migliore dei modi».

UIL, RIVEDERE COMPARTO - Secondo la Uil invece, per l'Italia il problema non è solo Alitalia ma, è l'intero settore del trasporto aereo che andrebbe ripensato. A sottolinearlo è stato il segretario generale, Luigi Angeletti: «Abbiamo convenuto che il problema Alitalia non è solo Alitalia ma il cuore del problema sta nell'intero comparto». Con il governo il percorso, ha chiarito Angeletti, sarà quello di «un costante rapporto per gestire una fase delicata che attiene alla ricapitalizzazione e a un piano che deve riuscire a contemperare la riduzione dei costi e un serio rilancio aziendale».