16 aprile 2024
Aggiornato 08:30
PIL

Saccomanni: «Pil al +1,1% nel 2014 e al +2% nel 2015»

Il ministro dell'Economia: «Dopo una crisi grave e prolungata ci si sta avviando verso una graduale ripresa. Per ridurre il debito/Pil avvieremo un incisivo processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di cui contiamo di delinaere le linee generali entro la fine dell'anno»

ROMA - Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni è convinto che dopo una «crisi grave e prolungata» l'attività economica «si sta avviando verso una graduale ripresa. Nel 2014 la dinamica del prodotto è stimata pari all'1,1 per cento. A partire dal 2015 la crescita del Pil si porterebbe su livelli vicini al 2 per cento».

ENTRO FINE ANNO PIANO DISMISSIONI - Saccomanni ha ricordato che la condizione essenziale per cui «l'economia possa tornare a crescere in modo significativo» è «che l'indebitamento netto debba restare entro la soglia del 3 per cento del Pil». A tal proposito, il ministro dell'Economia ha annunciato: «Un'azione mirata dovrà essere esercitata per accelerare la riduzione del rapporto tra il debito e il Pil attraverso un incisivo processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di cui contiamo di delineare le linee generali entro la fine dell'anno».

PA HA PAGATO 13,8 MLD DI DEBITI - Sul fronte dei pagamenti dei debiti pregressi delle Amministrazioni pubbliche invece, ha detto Saccomanni: «Alla fine di ottobre sono stati erogati agli enti debitori complessivamente circa 22 miliardi. Le stime dei pagamenti effettuati dagli enti debitori ai soggetti creditori su queste risorse sono pari a 13,8 miliardi».

SERVE STABILITÀ POLITICA - Quindi il titolare dell'Economia ha ricordato: «E' fondamentale che permangano condizioni di stabilità politica; è un ingrediente indispensabile per assicurare continuità all'azione di governo e sostenere la fiducia dei mercati nella capacità di ripresa della nostra economia».

MANOVRA MIGLIORABILE DA PARLAMENTO - Poi il ministro ha commentato l'iter parlamentare della manovra: «Non ci spaventa l'elevato numero di emendamenti. Spetta ora al Parlamento approvare la legge, apportando tutti i miglioramenti che saranno ritenuti opportuni, nel rispetto dei saldi programmatici. E' evidente che non abbiamo a disposizione soluzioni semplici per reperire ulteriori risorse e concedere sgravi più ampi. A tal fine sarà cruciale il processo sistematico di revisione della spesa, che rappresenta un aspetto fondamentale dell'azione del governo».

FISCO EQUAMENTE DISTRIBUITO - Saccomanni ha concluso il suo intervento all'inaugurazione dell'anno di studi della scuola di Polizia tributaria: «Appare ben chiaro che l'esecuzione di penetranti azioni ispettive acquisisce una sensibilità mai provata quando esse vengono svolte nei confronti di imprese, persone e famiglie messe a dura prova da anni di crisi: la saldezza morale e la qualità operativa del personale del Corpo sono la vera garanzia che la mano dello Stato sia tanto ferma quanto calibrata. L'amministrazione finanziaria e i contribuenti devono essere attori di un percorso comune, fondato sulla condivisione di valori quali la legalità, l'equità ed il rispetto delle regole. Un fisco equamente distribuito consentirà alla popolazione italiana di affrontare meglio il delicato snodo congiunturale che stiamo vivendo».