26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Emergenza carceri

PD: Ok a indulto e amnistia, ma dopo interventi su leggi ex Cirielli, Giovanardi e Bossi-Fini

Il segretario Democratico Epifani: «E' un percorso complesso, serve grande cautela». Le misure di clemenza possono essere valutate per «un certo tipo di reati». Le polemiche su Napolitano: «Offensive e volgari, assurde e irricevibili le commistioni con le vicende giudiziarie di Berlusconi, che non c'entrano niente»

ROMA - Il segretario del Partito democratico (Pd), Guglielmo Epifani, ha spiegato che amnistia e indulto possono essere presi in considerazione, ma solo «al termine» di una serie di interventi sulla giustizia che evitino per il futuro il ricrearsi del sovraffollamento nelle carceri ed esclusivamente «per un certo tipo di reati».

OK A INDULTO E AMNISTIA, MA NO SOLO - Epifani ha spiegato: «E' un percorso complesso, ci sono sensibilità nel Paese che vanno affrontate con grande cautela. Indulto e amnistia possono essere presi in considerazione, ma debbono arrivare al termine di un percorso che riguarda una serie di altri interventi, per esempio sulla ex Cirielli, sulla legge Giovanardi e sulla Bossi-Fini». Insomma, le misure di clemenza possono essere valutate ma per «un certo tipo di reati, escludendo i reati che nel passato sono stati esclusi».

PROBLEMA NON DEVE RIPROPORSI - Il segretario del Pd ha concluso sull'argomento: «Il problema non è solo svuotare le carceri con misure intelligenti, ma anche impedire che il problema si ricrei dopo due anni. E' un'operazione che va spiegata bene ai cittadini».

A NAPOLITANO OFFESE E VOLGARITÀ - Le polemiche contro Giorgio Napolitano per il messaggio sulle carceri sono «offensive e volgari», ha detto l'ex sindacalista: «Trovo offensiva e volgare la polemica verso il presidente della Repubblica e anche commistione, che non ha nessun senso né fondamento, con le vicende giudiziarie. Il messaggio di Napolitano sulle carceri», ha precisato Epifani: «Era una cosa attesa, l'aveva già annunciata. La lettura conferma che si tratta di un richiamo ad una presa di coscienza di un dramma che esiste e che va affrontato sia per ragioni umanitarie che di diritto. Ho trovato la scelta del presidente della Repubblica assolutamente fondata e condivisibile».

BERLUSCONI NON C'ENTRA NULLA - Il segretario del Pd ha terminato sottolineando: «Trovo assurde e irricevibili le accuse lanciate e le commistioni con le vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi, che non c'entrano niente e non c'entreranno per il futuro».