«Abbiamo necessità di fermare la strage, frutto di leggi fasciste che dobbiamo cancellare»
Vendola: «Il lutto nazionale è doveroso, ma che non sia un gesto di ipocrisia. L'accoglienza è un dovere, è un modo intelligente di affrontare i problemi della globalizzazione. Mediterraneo il più grande cimitero all'aperto»
BARI - «Il lutto nazionale è doveroso, ma che non sia un gesto di ipocrisia. Abbiamo la necessità di interrompere la strage, la strage frutto delle leggi fasciste che l'Italia ha voluto costruire a causa di un populismo che semina veleni, intolleranza, cattiveria noi abbiamo il dovere di cancellare quelle leggi. L'accoglienza è un dovere, è un modo intelligente di affrontare i problemi della globalizzazione». Lo ha affermato il leader di Sinistra ecologia e libertà (Sel), Nichi Vendola, parlando con i cronisti della tragedia di Lampedusa, a margine dell'inaugurazione dell'anno scolastico nel campo Rom di Bari.
CANCELLARE LEGGI VERGOGNA - «Quei morti - ha continuato - chiedono a noi un gesto di civiltà, e l'Europa che ci guarda ci ammonisce: le nostre leggi sono state una vergogna, cambiamo quelle leggi. Noi abbiamo il dovere di cancellare quelle leggi perché l'accoglienza è un dovere, è un modo intelligente di affrontare i problemi della globalizzazione».
QUEL CIMITERO DEL MEDITERRANEO - «Non guardare quel mare Mediterraneo - ha concluso Vendola - che è diventato il più grande cimitero all'aperto, liquido, in cui ci sono le vittime della globalizzazione e dell'indifferenza di cui parla Papa Francesco, sarebbe veramente incredibile».
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