1 maggio 2024
Aggiornato 07:30
La tragedia di Lampedusa

«Oggi è un giorno di pianto, queste cose le fa lo spirito del mondo»

Papa Francesco: «Un sistema selvaggio che non dà lavoro, che non aiuta, a cui non importa se dei bambini muoiono di fame se tanta gente fugge dalla schiavitù, con quanto dolore vediamo che trovano la morte, come è successo ieri»

ASSISI - Papa Francesco in visita ad Assisi nel giorno di San Francesco ha rivolto il suo primo pensiero alle decine di migranti morti a largo di Lampedusa: «Oggi è un giorno di pianto, queste cose le fa lo spirito del mondo». Il Santo Padre ha criticato il «mondo selvaggio» a cui non importa, tra l'altro, se «tanta gente fugge dalla schiavitù, dalla fame, cercando la libertà, mentre trovano la morte come è successo ieri a Lampedusa».

OGGI E' GIORNO DEL PIANTO - «Tanti di voi - ha detto Papa Francesco rivolgendosi al gruppo di poveri assistiti dalla Caritas presenti nella sala dove San Francesco si spogliò dei suoi averi - siete stati spogliati da questo mondo selvaggio che non dà lavoro, che non aiuta, a cui non importa se ci sono bambini che muoiono di fame nel mondo, se tante famiglie non hanno da mangiare, non hanno la dignità di portare il pane a casa, a cui non importa che tanta gente fugge dalla schiavitù, dalla fame, cercando la libertà: con quanto dolore vediamo che trovano la morte, come è successo ieri a Lampedusa. Ma oggi - ha detto il Papa - è un giorno di pianto, queste cose le fa lo spirito del mondo. E' proprio ridicolo - ha proseguito Bergoglio che ha centrato il suo discorso sulla necessità che la Chiesa si spogli della mondanità - che un cristiano, un prete, una suora, una vescovo, un cardinale, un Papa vogliono andare sulla strada di questa mondanità, che è un atteggiamento omicida. La mondanità spirituale uccide l'anima, le persone, la Chiesa».

PREGO PER ITALIA PIÙ UNITA - Conclusa la messa ad Assisi, il Papa ha invitato i fedeli a pregare per l'Italia: «Preghiamo per la Nazione italiana, perché ciascuno lavori sempre per il bene comune, guardando a ciò che unisce più che a ciò che divide. Non posso dimenticare - ha detto il Papa - che oggi l'Italia celebra san Francesco quale suo Patrono. Lo esprime anche il tradizionale gesto dell'offerta dell'olio per la lampada votiva, che quest'anno spetta proprio alla Regione Umbria. Do gli auguri a tutti gli italiani nella persona del capo del Governo».
Bergoglio ha proseguito: «Faccio mia la preghiera di san Francesco per Assisi, per l'Italia, per il mondo: 'Ti prego dunque, o Signore Gesù Cristo, padre delle misericordie, di non voler guardare alla nostra ingratitudine, ma di ricordarti sempre della sovrabbondante pietà che in (questa città) hai mostrato, affinché sia sempre il luogo e la dimora di quelli che veramente ti conoscono e glorificano il tuo nome benedetto e gloriosissimo nei secoli dei secoli. Amen».