1 maggio 2024
Aggiornato 11:00
La tragedia di Lampedusa

Le Condoglianze (e i rimproveri) dell'ONU all'Italia

Il segretario Ban Ki-moon: «Per noi una ragione in più per agire. Le priorità dovranno essere la protezione dei diritti umani dei migranti, la lotta contro lo sfruttamento». Il relatore sulla protezione dei migranti, François Crépeau: «Trattare l'immigrazione clandestina unicamente con misure repressive porta a provocare eventi tragici»

NEW YORK - La notizia della morte di decine di migranti a largo di Lampedusa ha scosso gli animi anche alle Nazioni Unite. Il segretario generale, Ban Ki-moon, ha espresso le «condoglianze più sincere». Quanto accaduto è «per noi una ragione in più per agire. Le priorità dovranno essere la protezione dei diritti umani dei migranti, la lotta contro lo sfruttamento di cui possono cadere vittime e la necessità di migliorare l'immagine dei migrati» presso i Paesi di accoglienza.

MORTI PER CRIMINALIZZAZIONE CLANDESTINI - Parole molto più dure dal relatore speciale dell'Onu sulla protezione dei migranti, François Crépeau, che ha detto: «Questi morti si sarebbero potuti evitare», puntando il dito contro «la criminalizzazione dell'immigrazione clandestina. Trattare l'immigrazione clandestina unicamente con misure repressive porta a provocare tragedie», ha dichiarato alla stampa, continuando: «L'immigrazione clandestina non è un crimine contro le persone o contro i beni, né una minaccia per la sicurezza».

LEGGI CRIMINALIZZANTI RAFFORZANO TRAFFICANTI - Crépeau ha proseguito, sottolineando che mettendo sotto chiave le loro frontiere, i Paesi europei «non fanno altro che dare più potere nelle mani dei trafficanti di essere umani. Gli Stati devono assumersi la loro parte di responsabilità».

CHI SFRUTTA IMMIGRATI NON VIENE PERSEGUITO - Bisogna anche sanzionare tutti coloro che sfruttano la manodopera immigrata: «Non vi è alcuni tipo di repressione nei confronti degli imprenditori disonesti a causa di considerazioni politiche», ha ricordato il relatore Onu.

FAVORIRE MULICULTURALISMO - Per Crépeau, è necessario sviluppare tutti i percorsi per l'immigrazione legale e permettere ai migranti di difendere meglio i loro diritti, in particolare consentendo loro di ricorrere in giustizia quando sono vittime di abusi, poiché «nessuno lo farà al loro posto». Infine i Paesi d'accoglienza devono «accettare l'idea della diversità e del multiculturalismo».