28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Il Colle detta i tempi della crisi

Napolitano: «Serve un impegno non precario per governare fino al 2014»

L'ufficio stampa del presidente della Repubblica, dopo l'incontro fra il premier Enrico Letta e Giorgio Napolitano, ha fatto sapere che il «chiarimento» in Parlamento del 2 ottobre dovrà «essere pieno»

ROMA – L'ufficio stampa del Quirinale, dopo l'incontro fra il premier Enrico Letta e Giorgio Napolitano, ha fatto sapere che il «chiarimento» in Parlamento del 2 ottobre dovrà «essere pieno» per garantire al governo «un impegno non precario».

IMPEGNI DA PERSEGUIRE IN 2014 - «Nell'incontro di questa mattina si è configurato con il presidente del consiglio il percorso più limpido e lineare sulla base di dichiarazioni politico programmatiche che consentano una chiarificazione piena delle rispettive posizioni politiche e possano avere per sbocco un impegno non precario di sviluppo dell'azione di governo dalle prime scadenze più vicine agli obiettivi da perseguire nel 2014», ha chiarito la presidenza della Repubblica.

DA SANT'EGIDIO MESSAGGIO DI SPERANZA - Intanto il presidente della Repubblica ha inviato un messaggio a monsignor Vincenzo Paglia e a tutti i partecipanti, in occasione della cerimonia conclusiva dell'Incontro internazionale per la Pace, promosso dalla Comunità di Sant'Egidio: «In un mondo spesso teatro di scontri e violenze, l'evento odierno, che recepisce lo spirito della storica giornata del 27 ottobre del 1986 fortemente voluta dal Beato Giovanni Paolo II, assume un significato particolarmente rilevante riproponendo in modo netto e chiaro un messaggio di speranza in vista del dialogo e della pacifica convivenza tra i popoli».

CONFRONTO E RICERCA COMUNE RADICI - «Il confronto, la ricerca delle comuni radici umane e spirituali e delle affinità fra le diverse fedi, confessioni e culture, possono infatti costituire uno strumento fondamentale per aprire la strada al pieno raggiungimento del rispetto delle diverse identità culturali e religiose», ha sottolineato il capo dello Stato.

PROMUOVERE TOLLERANZA - «È dunque nel solco del fecondo impegno a promuovere le ragioni dell'accoglienza e della tolleranza delle quali la Comunità di Sant'Egidio è da sempre autorevole interprete e testimone, che mi è gradito far giungere a tutti gli intervenuti il mio più sentito augurio per il pieno successo dei lavori dell'assise».