28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
La crisi di Governo

Lorenzin dissente e non entra in Forza Italia

Il Ministro della Salute: «Comprendo fino in fondo il suo stato d'animo, ma non giustifico né condivido la linea di chi lo consiglia in queste ore. Tentano di distruggere tutto quello che Berlusconi ha costruito e rappresentato per milioni di italiani»

ROMA - «Comprendo fino in fondo il suo stato d'animo, ma non giustifico né condivido la linea di chi lo consiglia in queste ore. Tentano di distruggere tutto quello che Berlusconi ha costruito e rappresentato per milioni di italiani». La ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha confermato le sue dimissioni dal Governo per coerenza e rispetto verso Silvio Berlusconi ma ha messo agli atti il proprio «dissenso» sulla decisione e sulla gestione del ritorno a Forza Italia, annunciando che non vi aderirà.

«Ho vissuto questi mesi - ha affermato Lorenzin in una dichiarazione - con spirito di servizio, consapevole dell'eccezionalità del momento storico che sta attraversando il mio Paese. Grata a Berlusconi di avermi scelto come ministro, sono orgogliosa di quello che il governo Letta ha fatto nonostante le grandi differenze che contraddistinguono i suoi componenti. Rivendico il ruolo centrale che i ministri del Pdl hanno giocato nelle scelte di politica economica e sociale nell'interesse degli italiani».

«Silvio Berlusconi - ha proseguito Lorenzin - è un perseguitato e il suo dramma personale è diventato il dramma di tutti noi, di un intero partito, dell'Italia. Dalla nascita di Forza Italia a quella del Pdl, ho dedicato più di 20 anni all'impegno attivo in politica, per i miei ideali, per la collettività e l'Italia. Questa nuova Forza Italia sta dimostrando d'essere molto diversa da quella del '94. Manca di quei valori e di quel sogno che ci ha portati sin qui. Ci spinge verso una destra radicale in cui non mi riconosco, chiude ai moderati e li mette fuori senza alcuna riflessione culturale, segnandoli come traditori».

«Esprimo - ha concluso Lorenzin - il mio dissenso. Io scelgo il bene degli italiani e del nostro Paese, convinta ancor più di ieri che i moderati di tutti gli schieramenti sapranno ritrovarsi nel campo del centrodestra. Accetto senza indugio la richiesta di dimissioni fatta durante un pranzo a cui non partecipavano né i presidenti dei gruppi parlamentari, né il segretario del partito, per coerenza politica nei confronti di chi mi ha indicato come Ministro di questo Governo. Continuerò ad esprimere le mie idee e i miei principi nel campo del centrodestra, ma non in questa Forza Italia».