27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Giustizia

Perquisite sedi di Equitalia, Lega e M5s per la chiusura immediata

La Procura di Roma sta indagando alcuni dipendenti della società di riscossione che avrebbero ricevuto mazzette per chiudere un occhio su privati che evadevano. Il Carroccio: «Noi non dimentichiamo gli indebitati che si sono suicidati perché perseguitati dai loro funzionari». I 5 stelle: «Smantellare macchina divora soldi che opprime cittadini con pratiche da Stato totalitario»

ROMA - La Procura di Roma ha disposto una trentina di perquisizioni nell'ambito di una inchiesta che vede coinvolti diversi funzionari di Equitalia.
La Guardia di finanza ha setacciato uffici e sedi della società di riscossione, abitazioni e aziende anche di imprenditori privati fra Roma, Latina, Genova, Napoli e Caserta. I magistrati romani stanno indagando per episodi di corruzione, finalizzati all'evasione di ingenti somme.

EQUITALIA, MASSIMA COLLABORAZIONE - Equitalia ha comunicato che «sta già collaborando con gli inquirenti affinché venga fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle eventuali responsabilità».
A tal fine, ha proseguito la società, Equitalia «rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari e procederà a porre in essere le opportune iniziative a tutela della funzione pubblica dell'agente della riscossione e della propria immagine».
Comunque ha precisato la società «nessun dirigente» ha ricevuto avvisi di garanzia. Al momento risulta indagato un unico dipendente, con sede di lavoro a Roma, che Equitalia «ha provveduto ad allontanare in via cautelativa dal servizio». Equitalia ha anche dato mandato ai propri legali per costituirsi quale parte offesa in relazione all'accaduto.

LA LEGA ALL'ATTACCO, VA CHIUSA - Lo scandalo corruzione è la prova che Equitalia va chiusa. Questo il ragionamento di Massimo Bitonci, capogruppo della Lega Nord al Senato.
«Equitalia - ha detto Bitonci - oggi mostra inequivocabilmente il suo vero volto: malleabile con i ricchi, forte e prepotente con i deboli. Quello che sta emergendo è vergognoso e impressionante allo stesso tempo ed è la prova che abbiamo avuto sempre ragione noi: è un mostro vessatorio nei confronti dei cittadini onesti ma permeabile alla peggiore corruzione con chi ha soldi e potere».

NOI NON DIMENTICHIAMO SUICIDI - Il leghista ha proseguito: «Noi non dimentichiamo gli imprenditori e gli artigiani indebitati che si sono suicidati per la vergogna perché perseguitati dai funzionari di Equitalia. Basta. Bisogna chiudere subito Equitalia. Noi abbiamo portato avanti tante battaglie per far sparire questo ente indegno. Ora il governo intervenga e acceleri le procedure per fare in modo che di Equitalia non resti nemmeno il ricordo».

M5S, MOLOCH BUROCRATICO CRIMINALE - «I miasmi tossici della corruzione e del malaffare avvolgono ormai completamente il carrozzone Equitalia, un moloch burocratico-criminale che spreca danaro pubblico, vessa i piccoli contribuenti onesti e protegge, adesso è più chiaro che mai, i grandi evasori 'amici degli amici». Lo hanno scritto i deputati del Movimento 5 stelle, commentando gli sviluppi dell'inchiesta.

CARTELLE A BIMBA ORFANA DI 7 ANNI - «Noi lo diciamo da sempre - hanno aggiunto - va smantellata questa macchina divora soldi che opprime i cittadini con pratiche da Stato totalitario. Va chiusa perché fa la faccia feroce con i 'piccoli' e poi si dimostra debole, o complice, con i grandi. Il 'mostro' guidato da Attilio Befera assorbe solo per stipendi oltre 500 milioni di euro: 8mila dipendenti che hanno il coraggio di mandare una cartella esattoriale a una bambina orfana di 7 anni, mentre poi chiudono un occhio di fronte ai debiti erariali di imprenditori e professionisti disposti a fare regali e ad allungare mazzette. Ora chiediamo la massima chiarezza su tutta la vicenda».