Il CSM: «Amarezza e sconcerto per attacchi infondati che colpiscono in modo indiscriminato i giudici italiani»
Il Consiglio superiore della magistratura ha risposto al Cavaliere: «Una sentenza va accettata ed applicata. Diversamente verrebbero meno le regole dello Stato di diritto e il presupposto della ordinata convivenza civile»
ROMA - Il giorno seguente alla diffusione del video-messaggio di Silvio Berlusconi, dove l'ex premier ha attaccato più volte i giudici, la presidenza del Consiglio superiore della magistratura (Csm), ha espresso «amarezza e sconcerto per l'ennesima ripetizione di giudizi sprezzanti e di attacchi infondati che colpiscono in modo indiscriminato la magistratura italiana».
SENTENZE SERVONO PER VIVERE CIVILE - Il Csm ha spiegato che: «L'esito di qualsiasi processo, esperiti tutti i gradi di giudizio, è una sentenza che va accettata ed applicata. Diversamente verrebbero meno le regole dello Stato di diritto e il presupposto della ordinata convivenza civile».
GIUDICI PROFESSIONALI E IMPARZIALI - Quanto ai giudici, hanno continuato dal Csm: «Svolgono quotidianamente il proprio lavoro con impegno, professionalità ed imparzialità, non meritano l'addebito di intenti persecutori o di complotti. Peraltro è la legge che regola con criteri predeterminati la composizione dei collegi giudicanti e l'assegnazione dei processi».
La nota è firmata dal vicepresidente Michele Vietti e dai presidenti Giorgio Santacroce e Gianfranco Ciani.
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