28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Gli accordi di Governo

Berlusconi, l'IMU e la battaglia di libertà

Il leader del PDL: «L'80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro». Dura la replica di Colaninno: «Se Berlusconi e il Pdl vogliono aprire una crisi sull'Imu si assumono una responsabilità gravissima di fronte agli italiani e alla comunità internazionale»

ROMA - Quella per l'abolizione dell'Imu sulla prima casa è una «battaglia di libertà». Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota: «La nostra battaglia sull'Imu è una battaglia di libertà. L'80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro».
«L'Italia non deve avere paura del proprio futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull'Imu. E' un impegno di fondo dell'accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia»

Il leader del Pdl, nel comunicato, spiega: «Già nel 2008 il nostro governo cancellò l'Ici e l'impegno che abbiamo preso nell'ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell'accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese, è chiaro: l'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire. Non solo per motivi di libertà, ma anche e soprattutto per ragioni economiche più che fondate».

«Infatti secondo il rapporto immobiliare 2013 dell'Associazione Bancaria Italiana e dell'Agenzia delle Entrate, il mercato delle compravendite di immobili in Italia è letteralmente crollato nel 2012, facendo registrare il peggior risultato dal 1985. Nello stesso 2012 si è avuto un calo record anche nel valore degli immobili, il secondo maggior calo dal 1980. Per gli 'scettici dell'Imu' sottolineiamo che nel 2011 gli occupati nel settore delle costruzioni erano 1.847.000, crollati a 1.694.000 a fine 2012, per effetto dell'introduzione dell'Imu da parte del governo Monti. Si sono persi 150.000 posti di lavoro solo nel settore delle costruzioni, senza considerare l'indotto».

«Quanto è avvenuto, di negativo, nel 2012 - ha concluso - ci porta a sostenere, a contrariis, che nel 2013 l'eliminazione dell'Imu consentirà di rilanciare il settore immobiliare. La ragione è semplice: gli investimenti in edilizia hanno il più alto coefficiente di rilancio sull'economia. Stimolando l'edilizia si cambia il corso della politica economica, innescando un circolo virtuoso di crescita. Liberare adesso 4 miliardi, attraverso l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa, permette di aumentare il reddito disponibile delle famiglie che quindi, in un clima di rinnovata fiducia, saranno portate a spendere di più, piuttosto che a risparmiare come avviene quando si ha incertezza o paura del futuro».

DURA REPLICA DI COLANINNO - «Se Berlusconi e il Pdl vogliono aprire una crisi sull'Imu si assumono una responsabilità gravissima di fronte agli italiani e alla comunità internazionale, riportando il paese ai tempi terribili del novembre 2011». Lo dichiara Matteo Colaninno, responsabile Economia del Partito Democratico.

«Portare il Paese fuori da questa pesantissima crisi - aggiunge - è la priorità numero uno; non è e non può esserlo certo l'Imu su cui tutti siamo per altro impegnati per una soluzione positiva ed equilibrata. Berlusconi e il Pdl sanno bene che l'unica via possibile è una mediazione e un compromesso serio che non dissipi inutilmente e senza giustificazione tutti i 4 miliardi di euro annui per abolire Imu su tutte le prime case».p>

«Come giustamente dice il premier Letta - prosegue Colaninno - dobbiamo agganciare la ripresa sapendo che avremo un'inerzia non breve e pesante per i prossimi mesi su disoccupazione e capacità di ripresa di moltissime imprese. Abbiamo priorità ineludibili ma assai onerose: non possiamo rischiare, proprio ora che ci troviamo auspicabilmente di fronte all'inversione del ciclo economico, di perdere coesione sociale e rilancio economico. rifinanziamo dunque gli ammortizzatori sociali così come è fondamentale rilanciare gli investimenti delle imprese, l'occupazione e i consumi».p>

«Finiamola con questo dibattito poco serio e stucchevole sull'Imu e impegniamoci con il Governo facendo ancora più fatti, ancora più leggi, ancora più provvedimenti economici», conclude l'esponente Pd.