Finocchiaro: «Possibile trovare punti di contatto con M5S»
Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, nel corso dello speciale del Tg3: «No alle larghe intese, meglio il Governo per le riforme»
ROMA - «La strada è molto stretta, ma una via di uscita va trovata. Si è molto parlato di un governo di larghe intese, ma io tendo ad escludere questa ipotesi sulla base dell'esperienza che abbiamo fatto sia con l'ultimo governo Berlusconi che con il governo della 'strana maggioranza'. Il Paese attraverso il voto ha manifestato un bisogno netto di discontinuità e immediato di riforme. Il centrodestra ha bloccato un riforma costituzionale già concordata, non ha voluto la riforma della legge elettorale, non gradirebbe una normativa sul conflitto di interessi». Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, nel corso dello speciale del Tg3.
ESECUTIVO DI MINORANZA - «Io mi permetto di fare un'altra ipotesi che per ora è personale perché dobbiamo ancora confrontarci nel partito - ha proseguito Finocchiaro - La coalizione che vince le elezioni alla Camera si presenta anche al Senato con un governo che potrebbe essere definito 'di minoranza', sulla base di un programma immediato di riforme sul quale probabilmente non è possibile incassare la fiducia del Movimento 5 stelle, ma sui punti del quale forse sarebbe possibile trovare un consenso più largo. Credo che quello a cui tutti dovremmo puntare, ovvero un governo solido e forte, potrebbe in questa legislatura essere una costruzione che avvenga col tempo, riconoscendosi su una volontà di cambiamento. Il segnale del Paese è 'adesso basta chiacchiere, ora si deve agire'. Un 'governo di minoranza' per fare sul serio le riforme, con un rilancio del parlamentarismo credo sia possibile con una 'maggioranza elettiva'».