18 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Un costo troppo caro

Sanità, stretta su esami e visite

Arrivano i controlli su almeno il 5% delle ricette. «Si tratta - ha dichiarato il ministro della Salute Renato Balduzzi - di una risposta concreta a molte persone e a molte famiglie che soffrono. Anche nelle difficoltà economiche il nostro Servizio Sanitario Nazionale si dimostra capace di dare risposte concrete»

ROMA - Arrivano i nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, che portano una stretta sugli esami inutili che rappresentano un costo troppo caro per la sanità pubblica. Per evitare visite ambulatoriali specialistiche ed esami di diagnostica strumentale inutili quanto costosi le ricette del medico dovranno essere 'motivate'. Ci sarà un controllo sulle ricette e per questo il medico dovrà indicarvi «il quesito o il sospetto diagnostico che motiva la prescrizione». Ma entrano le ludopatie e l'epidurale tra le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire, e 110 nuove malattie rare e 5 patologie croniche. Il ministero della Salute ha aggiornato i Livelli essenziali di assistenza, come previsto, entro il 31 dicembre 2012, con «prioritario riferimento alla disciplina di esenzione per le patologie croniche e rare ed alle prestazioni di prevenzione e cura della ludopatia e all'epidurale».

SODDISFATTO IL MINISTRO BALDUZZI - «Si tratta - ha dichiarato il ministro della Salute Renato Balduzzi - di una risposta concreta a molte persone e a molte famiglie che soffrono. Anche nelle difficoltà economiche il nostro Servizio Sanitario Nazionale si dimostra capace di dare risposte concrete».

PROGRAMMI DI VERIFICA SISTEMATICA - Quanto alla stretta sulle prescrizioni inutili «le Regioni dovranno attivare programmi di verifica sistematica dell'appropriatezza prescrittiva ed erogativa dell'assistenza specialistica ambulatoriale, attraverso il controllo delle prestazioni prescritte ed erogate a pazienti con specifiche condizioni cliniche e, comunque, di almeno il 5% delle prestazioni prescritte, effettuando cioè un controllo sulle ricette». E per favorire lo svolgimento dei controlli, si prevede «l'obbligo del medico prescrittore di indicare nella ricetta il quesito o il sospetto diagnostico che motiva la prescrizione, pena la inutilizzabilità della ricetta stessa».