Bersani a Vendola: Convergenze fissate nella Carta d'intenti
«Con Nichi Vendola abbiamo dei punti di assonanza e convergenza, ma questo non vuol dire che stiamo facendo bilancini o 'Cencelli' in vista del ballottaggio delle primarie del centrosinistra». Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a Piacenza, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani
PIACENZA - Con Nichi Vendola abbiamo dei punti di assonanza e convergenza, ma questo non vuol dire che stiamo facendo bilancini o 'Cencelli' in vista del ballottaggio delle primarie del centrosinistra. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a Piacenza, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.
«Con Vendola abbiamo lavorato parecchio tempo per costruire la carta 'Italia bene comune' che dice alcune cose chiare anche sul piano delle responsabilità reciproche in caso di vittoria - ha spiegato Bersani -. Non stiamo aprendo tavoli o tavolini. Ci sono degli evidenti punti di assonanza e convergenza, per esempio su scuola, centralità lavoro, tema precarietà e della diversità di genere. Sono cose precise su cui c'è convergenza. Si parla di politica, non stiamo facendo bilancini o cencelli».
«Non devo fare l'avvocato di Vendola - ha aggiunto il Segretario - ma continuare a descriverlo come se fosse una personalità da mettere in apprendistato è abbastanza stravagante, perché sta governando da anni la sua Regione, molto meglio di altri, certamente con le sue idee, non sempre collimano con le miei. Non ha bisogno di esami».
D'Alema: Bersani in vantaggio notevole al ballottaggio - Pier Luigi Bersani «parte notevolmente avvantaggiato» per il ballottaggio di domenica prossima con Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra. Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema, commentando i risultati delle primarie con alcuni cronisti, nella sede di Bruxelles della Fondazione dei Progressisti europei (Feps), di cui è uno dei principali animatori con la sua Fondazione Italianieuropei.
Il ballottaggio, ha detto D'Alema, era stato «largamente previsto», ma a ci si arriva dopo una vittoria netta del segretario del Pd, «a dispetto delle previsioni che vedevano un testa a testa nel caso in cui avesse votato più di 3 milioni di elettori». Invece, tra i due ci sono 10 punti percentuali di differenza, ovvero «300.000 voti, che non sono facili da scalare» per il sindaco di Firenze.
Le primarie, ha osservato ancora «sono state indubbiamente un grandissimo successo di partecipazione popolare al di là delle aspettative e anche un successo di organizzazione, dovuto ai moltissimi volontari che in ogni parte d'Italia si sono impegnati con grande passione a vivere questo momento di democrazia».
Pittella: Premiata serietà e sobrietà Bersani - «Il primo turno delle elezioni primarie ci consegna due grandi vincitori: vince la democrazia italiana, tonificata dalla partecipazione di milioni di elettrici e elettori, vince Pier Luigi Bersani, con un risultato che premia una campagna di popolo condotta con la sua solita serietà e sobrietà e i tanti di noi che non ne possono più del marketing politico, degli slogan vuoti e rumorosi del berlusconismo e chiedono concretezza, responsabilità e competenza». Lo dice in una nota l'europarlamentare Gianni Pittella, della Direzione del Pd.
«Sono convinto che la campagna per il secondo turno saprà essere all'altezza della posta in gioco che è la guida del Paese - prosegue Pittella - se la campagna del primo turno è apparsa a volte come un dibattito interno al centro-sinistra, il secondo turno dovrà invece essere rivolto alla conquista del Paese. Una larga vittoria di Bersani domenica prossima mostrerà con chiarezza che il Paese vuole un governo progressista, di centro-sinistra che dica finalmente basta a Berlusconi e al berlusconismo».
«Per questo - conclude l'esponente del PD - al secondo turno di domenica prossima è importante votare Pier Luigi Bersani come candidato premier del centro-sinistra. Il voto di domenica sarà la prova generale per le elezioni politiche di primavera, la prima tappa per un governo di centro-sinistra che, con serietà e competenza, metta al centro della sua azione il lavoro, da creare e da difendere, e la moralità da riconquistare nella nostra sfera pubblica».