20 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Quirinale: Non è mai stato in agenda

Nessun faccia a faccia Napolitano - Berlusconi

Sulla tenuta del Governo il Presidente della Repubblica è intervenuto chiedendo alle forze politiche di dimostrare «un'ampia e operosa assunzione di responsabilità in vista delle sfide che sono davanti all'Italia e all'Europa» fino al termine della Legislatura. Nuovo appello a riforma elettorale: «Servono nuove regole»

ROMA - L'incontro tra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi non c'è stato. Perchè non è mai stato in agenda, almeno non in quella del Presidente della Repubblica. Ci sono stati invece alcuni colloqui ieri mattina a margine della cerimonia per i 150 anni della Corte dei Conti, prima con Mario Monti poi con Gianni Letta. Si chiude così il 'giallo' alimentato da alcuni giornali dopo la minaccia lanciata dall'ex premier di ritirare la fiducia a Monti.
Sulla tenuta del governo però il presidente della Repubblica è intervenuto ieri chiedendo alle forze politiche di dimostrare «un'ampia e operosa assunzione di responsabilità in vista delle sfide che sono davanti all'Italia e all'Europa» fino al termine della legislatura. Napolitano ha osservato che «c'è materia assai rilevante per l'impegno del governo e del Parlamento di qui alla scadenza naturale della legislatura. Una scadenza sufficientemente vicina per consentire alle forze politiche di prepararsi a riassumere pienamente il loro ruolo nella vita istituzionale».

Nuovo appello a riforma elettorale - Quanto al presunto incontro con Berlusconi al Quirinale spiegano che di 'convocazione' non si è mai trattato, più probabile si sia trattato di una richiesta da parte del Cavaliere, ma non ufficiale, per quanto poi fatta trapelare sulla stampa. Questo ovviamente non esclude che più avanti possa esserci un faccia a faccia. A quanto si apprende però dovrà passare un pò di tempo. Troppo recente la conferenza stampa-sfogo in cui Berlusconi ha attaccato a tutto campo la magistratura e il governo, perciò, è il ragionamento, sarebbe stato imbarazzante per entrambi vedersi adesso, sia se l'ex premier fosse salito al Colle per confermare le sue invettive, sia se l'avesse fatto per rimangiarsele. Meglio far decantare i tempi. Nel frattempo è stato Letta, storico mediatore nei rapporti tra i due, a rassicurare Napolitano sulla volontà del Pdl di proseguire l'esperienza di Monti. Che è quello a cui il Presidente tiene, come ha ribadito, invocando responsabilità fino alla fine della legislatura. Si abbassa l'allarme dunque per la minaccia del Cavaliere di far mancare la fiducia a Monti. Lo stesso premier lunedì aveva ostentato sicurezza dal momento che solo pochi giorni prima aveva visto Berlusconi ricevendone apprezzamento per il suo operato.
Il Capo dello Stato è tornato invece a sollecitare la riforma della legge elettorale. Nel 2013 è necessario che i partiti politici si «sottopongano al corpo elettorale sulla base di nuove regole».

Napolitano ha ricevuto delegazione ANPI - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una delegazione dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, guidata dal presidente, Carlo Smuraglia, e composta dal vice presidente nazionale vicario e vice presidente della Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e partigiane, Luciano Guerzoni, dal coordinatore del gruppo di lavoro «Stragi», Luigi Marino, e dal direttore generale dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, Claudio Silingardi, che gli hanno presentato il documento dell'Anpi nazionale sulle stragi nazifasciste del periodo 1943-1945.