Renzi: Faccia a faccia dove vuole Bersani
«Anche davanti alla pompa di benzina di Bettola». Lo ha chiesto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, al termine di un comizio a Parma, precisando che preferirebbe un confronto a due e non con altri candidati alle primarie del centrosinistra: Serra è serio, capisco perfettamente la sua reazione. Senza parole sulle regole fatte oggi
PARMA - Faccia a faccia a tutti i costi, dove vuole Bersani, anche davanti alla pompa di benzina di Bettola. Lo ha chiesto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, al termine di un comizio a Parma, precisando che preferirebbe un confronto a due e non con altri candidati alle primarie del centrosinistra.
Tornando sul dibattito in merito ad un confronto tra il sindaco di Firenze e il segretario del Pd, Renzi la butta in battuta citando il luogo simbolo usato da Bersani per la sua campagna elettorale: «sono disponibile a fare il faccia a faccia dove vuole Bersani anche davanti alla pompa di benzina di Bettola. Sono pronto ad andare in qualsiasi Casa del popolo, dappertutto tranne che alle Cayman che ho capito essere un luogo che sta particolarmente a cuore a Bersani». Non importa su quale rete televisiva verrà trasmesso: «ovunque lui decida - ha aggiunto - noi ci saremo. Mi piacerebbe che Bersani avesse il coraggio di fare il faccia a faccia da soli».
A chi gli ha chiesto se fosse disponibile a un confronto con anche Nichi Vendola, il sindaco di Firenze ha detto: «credo che in tutto il mondo è normale che il faccia a faccia sia a due», poi se si vuole un confronto si può fare anche con tre, quattro o cinque persone. «Rutelli e Veltroni hanno chiesto il faccia a faccia a Berlusconi non a tutti gli altri, ma Berlusconi ha detto che era disponibile se c'erano tutti gli altri», quindi «se Bersani vuole fare come Berlusconi che lo voleva fare solo con tutti gli altri, mi sorprenderà un po' ma lo faremo così».
Senza parole sulle regole fatte oggi - «Sono senza parole per le regole che hanno fatto oggi». Così il candidato alle primarie del centrosinistra Matteo Renzi ha commentato i cambiamenti alle regole dentro al Pd fatte oggi.
«Indipendentemente dalle regole - ha aggiunto durante un comizio a Parma - staremo dentro la partita in modo leale. Non userò le primarie come un premio di consolazione» e in caso di perdita «non chiederò un premio di consolazione». A margine dell'iniziativa, ai cronisti che gli chiedevano un commento, ha liquidato: «sulle regole chiedete a Reggi (suo portavoce, ndr) è lui al tavolo».
Serra è serio, capisco perfettamente la sua reazione - Davide Serra, il finanziere che si è incontrato per una cena con Matteo Renzi definito da Pier Luigi Bersani un «bandito» perché ha una società alle Cayman «è una persona seria e perbene» e «se si sente offeso capisco perfettamente la sua reazione».
«Ho grande rispetto per Pier Luigi Bersani - ha spiegato Renzi - ma su questo tema ha confuso alcuni fattori in campo cercando di seguire una polemica montata dall'Unità». Conversando con i giornalisti il candidato alle primarie del centrosinistra ha precisato di non aver personalmente presentato nessuna querela. L'ha annunciata però Davie Serra: «Davide Serra è una persona perbene - ha aggiunto - se si sente offeso capisco perfettamente la sua reazione».
L'«abbraccio» allele statue di Don Camillo e Peppone - Durante il suo tour in Emilia Romagna il candidato alle primarie del centrosinistra Matteo Renzi ha fatto tappa a Brescello nel reggiano, storico comune che ha ispirato la storia di Don Camillo e Peppone raccontata da Giovannino Guareschi. A margine del comizio il sindaco di Firenze si è fatto ritratte mentre abbracciava le statue dei due personaggi collocate nella piazza centrale del paese e ha incontrato per qualche minuto il parroco e il sindaco.
«Io continuo a fare il sindaco - ha esordito Renzi nel suo comizio a Parma - oggi abbiamo fatto un 'Peppone e Don Camillo 2.0', noi dobbiamo immaginare di mantenere in vita certi valori e portarli nel domani».