19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Dopo l'annuncio della non candidatura di D'Alema

Renzi: Con Bersani confronto solo su contenuti

L'annuncio di Massimo D'Alema di essere pronto a lasciare il Parlamento in caso di vittoria alle Primarie di Pier Luigi Bersani «mi pare che sia un gesto onorevole da parte sua» e comunque «io non intendo strumentalizzare, ma ora altri big lo seguano»

ROMA - L'annuncio di Massimo D'Alema di essere pronto a lasciare il Parlamento in caso di vittoria alle Primarie di Pier Luigi Bersani «mi pare che sia un gesto onorevole da parte sua» e comunque «io non intendo strumentalizzare». E in ogni caso «nel momento in cui D'Alema e Veltroni fanno un gesto così è evidente che tutti gli altri non potranno che fare la stessa cosa». Perchè «non è che mandiamo via D'Alema e ci teniamo Fioroni». Insomma, «quello di Massimo e Walter è un gesto di nobiltà che devono fare tutti».

Matteo Renzi, in un'intervista al quotidiano La Repubblica, ha offerto la sua interpretazione dell'impegno preso ieri sera in tv da Massimo D'Alema sulla sua presenza nel prossimo Parlamento, dicendo di essere «contento» perchè «la scelta di D'Alema è in linea con la stragrande maggioranza degli iscritti al Pd» e con «quello che pensano tutti» così come «lo pensavano pure di Veltroni». «Ma io - ha aggiunto - sono contento per un altro motivo», perchè dopo l'impegno di D'Alema «finalmente la discussione sulla rottamazione può prendere un altro verso» e la gara con Bersani alle primarie «adesso può essere sui contenuti».

Quanto alle parole durissime usate da D'Alema nei suoi confronti, «la battaglia politica è legittima e rispettabile». E dunque va bene dire che «se le primarie le vince Bersani non si candida lui» anche perchè «se le vinco io non lo candidiamo noi». Mentre l'ex Premier «fa paura e io mi preoccupo quando fa altri ragionamenti» e dice che «mi posso fare male». «Spero - ha detto Renzi - sia solo una frase infelice». E in ogni caso, ha concluso il Sindaco di Firenze, se ad essere scelto come candidato premier del centrosinistra sarà lui, «è chiaro che non nominerò neanche al Governo» nè D'Alema nè Veltroni.