29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Il sindaco di Firenze si appella a Bersani

Primarie, Renzi: Doppio turno e albo degli elettori? Un clamoroso autogoal

Non capisco perché il Pd debba aver paura di primarie aperte e libere. Se il cambiamento delle regole è una mossa dettata dalla paura, allora è meglio che non facciano le primarie. Dicano se vogliono farle finte.... Di Pietro: Se di coalizione e sul programma partecipo. Civati: Evitare penalizzare Renzi. Non so come candidarmi

ROMA - «Norme assurde, allucinante, un clamoroso autogol: intervenga Bersani». Appello del Sindaco Pd di Firenze Matteo Renzi a Pierluigi Bersani, nella qualità di Segretario del Pd prima ancora che di candidato in corsa, affinchè intervenga e fischi lo stop alle nuove regole sulle primarie che il partito voterà sabato all'assemblea nazionale, caratterizzate da doppio turno ed albo degli elettori.
«Sono un boomerang - ha denunciato Renzi, in una intervista al quotidiano del partito l'Unità- e Bersani non lo può permettere. Spero davvero che intervenga. Tutti i sondaggi sono unanimi nel dire che il Pd sta salendo grazie alle primarie. E invece ora le si vorrebbero fare 'finte'. Mi auguro ci pensino bene e prevalga la ragionevolezza». D'altra parte «non capisco perchè il Pd debba aver paura di primarie aperte e libere. Se il cambiamento delle regole è una mossa dettata dalla paura, allora è meglio che non facciano le primarie. Dicano se vogliono farle finte...».
Nell'argomentare nel merito la «assurdità» delle nuove regole, Renzi ha voluto inoltre sottolineare che in ogni caso la sua corsa non si fermerà. Tanto più se Bersani avallerà le nuove regole che «ci stanno regalando la possibilità di fare le vittime».
«Sarebbe strano - ha ammonito Renzi all'indirizzo di chi contava su un suo ritiro a seguito delle nuove regole - se alle primarie del centrosinistra si consentisse di correre a Tabacci e non al sindaco Pd di Firenze». Mentre è «un'accusa umiliante per me e per chi la formula» quella di mettere a rischio, in caso di vittoria finale, la stessa esistenza del centrosinistra. «Se gli elettori premiano un candidato diverso da quello che D'Alema o chi per lui immaginano non per questo il centrosinistra finisce...».

Di Pietro: Se di coalizione e sul programma partecipo - «Se si fanno le coalizioni di programma e si fanno le primarie di programma sicuramente Idv parteciperà e lo potrà fare appoggiando Bersani, appoggiando Vendola, appoggiando Di Pietro. Perchè se sono di coalizione e programma l'Idv intende far valere il proprio programma e il proprio ruolo all'interno di questa coalizione». Lo ha annunciato il leader Idv Antonio Di Pietro, incontrando i giornalisti a Montecitorio.
«Idv - ha sottolineato Di Pietro - crede nelle primarie, ma nelle primarie di coalizione e di programma». Mentre quelle che finora si stanno celebrando all' insegna della «resa di conti all'interno di un partito» tali si confermeranno «vi assisteremo nella speranza che al più presto si sappia in che direzione vuole andare quel partito: se fare una coalizione riformista di centrosinistra o se chiedere il voto agli italiani e poi svendere il programma e il voto a formazioni politiche totalmente contrarie».

Civati: Evitare penalizzare Renzi. Non so come candidarmi - «Sto cercando di capire se si può candidare Civati.... ». Lo ha affermato Pippo Civati, ospite questa mattina a Omnibus su La7, parlando dello scontro nel Pd sulle regole per le Primarie. «Così come sono state anticipate, le nuove regole per partecipare alle Primarie che verranno messe ai voti dell'Assemblea nazionale del Pd non tagliano fuori nessuno, tanto meno Renzi», ha affermato. Ma «l'importante è che non si debba andar a fare una registrazione nei giorni prima per poter partecipare alla Primarie: questa è la vera questione che penalizzerebbe Renzi e tutti gli elettori, perché vorrebbe dire andare due volte a votare il proprio candidato».

Finocchiaro: Da Renzi osservazioni bizzarre - «Da quello che ho visto sono le stesse regole delle primarie di Firenze» vinte da Matteo Renzi. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pdl, uscendo da una riunione al partito sulla legge elettorale.
Finocchiaro ha definito «una bizzarra osservazione» quella del sindaco di Firenze a proposito delle regole che il gruppo dirigente del Pd sta mettendo a punto per la scelta del candidato premier: «Se Bersani fosse stato fedele allo statuto avrebbe potuto non fare le primarie invece ha rinunciato alla regola secondo cui il segretario è il candidato premier».