20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Politica & Giustizia

Severino: Sulla giustizia non esistono «scambi»

Sulla giustizia «non esistono scambi» politici fra ddl anticorruzione, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati: lo ha detto il ministro Paola Severino, in una intervista a Report, in parte anticipata sul sito del Corriere della sera. «Non esiste venir meno ad un obiettivo per raggiungere un altro»

ROMA - Sulla giustizia «non esistono scambi» politici fra ddl anticorruzione, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati: lo ha detto il ministro Paola Severino, in una intervista a Report, in parte anticipata sul sito del Corriere della sera. «Non esiste venir meno ad un obiettivo per raggiungere un altro. E' invece possibile realizzare due o più provvedimenti contemporaneamente», ma, ha precisato la guardasigilli, «è chiaro che i tre provvedimenti insieme non vogliono dire né uno scambio né una assoluta contemporaneità».

EVITARE LA SFIDA - Quanto alla minaccia del Pdl di far venire meno la fiducia sul ddl anticorruzione al Senato, «un governo che abbia un compito difficile cerca di evitare le estreme conseguenze: cerca di evitare la sfida, cerca di ottenere il risultato». Ma la minaccia, ha aggiunto Severino, «nessuno, credo, mai l'abbia interpretata come riferita agli altri provvedimenti».
«I provvedimenti hanno tutti una loro identità, io li ho sempre tenuti distinti, quindi - ha puntualizzato ancora il ministro - non sto né aprendo né chiudendo, sto proseguendo sulla stessa strada senza nessuna deviazione rispetto al cammino che abbiamo intrapreso quella sera in cui, incontrandoci da Monti con Alfano, Bersani e Casini, abbiamo ritenuto di poter prendere l'impegno di seguire seriamente tutti e tre i provvedimenti».

TROVARE DELLE SOLUZIONI CONCORDATE - «Ho intenzione - ha spiegato Severino - di continuare sulla stessa strada che avevo seguito alla Camera. Non sulla conclusione, sulla stessa strada: è un cammino che si percorre, e il mio cammino parte sempre dal tentativo di trovare delle soluzioni concordate, perché trovo che quella sia la strada principale, e se troverò delle soluzioni di miglioramento, perché non migliorare una legge con un contributo serio? Quello che eviterò che accada è che da questa piramide si tolgano le fondamenta, perché se si tolgono le fondamenta la piramide crolla».
Secondo la guardasigilli i nuovi reati introdotti dall'emendamento Severino, cioè il traffico di influenze illecite e la corruzione fra privati, contestati dal Pdl, «sono elementi qualificanti della riforma: se si possono migliorare quei reati si migliorano, ma eliminarli mi sembrerebbe anche una iniziativa controcorrente».