25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Centrosinistra | Primarie PD

Renzi: Primarie? Mi fido di Bersani

«In un partito che si chiama democratico è normale che ci sia una discussione come quella che si è aperta nel Pd, altrimenti ci chiamiamo Pt: partito totalitario». Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, intervistato dalla giornalista Gaia Tortora

FIRENZE - «In un partito che si chiama democratico è normale che ci sia una discussione come quella che si è aperta nel Pd, altrimenti ci chiamiamo Pt: partito totalitario». Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, intervistato dalla giornalista Gaia Tortora, alla festa del partito nel capoluogo toscano. Resta il fatto che ad oggi «non ho la minima idea di come si svolgeranno le primarie», ha aggiunto Renzi, che ha ribadito: «mi fido delle parole di Bersani».

Follini: Non sostengo Renzi ma i notabili smettano di demonizzarlo - «Avviso numero uno, a chi tifa per Renzi. Matteo non è un eretico, è un ramo cadetto dell'ortodossia politica. Non sta rivoluzionando il mondo, e neppure la politica. Sta applicando con sagacia regole universali nutrite di una antica consuetudine. Non è il nunzio di una prossima palingenesi, semmai un abile professionista del nuovismo. Che non è precisamente il massimo della novità. Avviso numero due, a chi avversa Renzi. Matteo non è un nemico del popolo, non è un infiltrato del centrodestra, non è l'amico del giaguaro. È un signore che combatte una onesta battaglia politica, che può non piacere e perfino dispiacere assai, ma che non andrebbe demonizzata, né deformata, né letta inforcando occhiali troppo faziosi». Lo ha scritto in un articolo per 'Europa' il presidente Pd della Giunta immunità del Senato Marco Follini, sottolineando di «non sostenerlo» ma invitando i big del partito a «non demonizzarlo».
«Mi permetto di invitare leader e notabili dello schieramento che contrasta il sindaco di Firenze ad evitare quelle forzature polemiche che hanno segnato l'avvio di questa campagna. Ci sono due buone ragioni per farlo. La prima - ha osservato Follini - è che ogni bordata contro Renzi, ogni freccia avvelenata che gli viene scagliata addosso finisce per rafforzarlo, regalandogli quel carattere di ostracismo che di questi tempi fa tanta simpatia. E la seconda è che se ci riuscisse di rendere più mite e gentile lo scontro tra di noi avremmo dato un utile contributo ad alzare il livello di civiltà politica del nostro paese».