Gasparri: Il ddl anticorruzione deve essere concordato con noi
Il Capogruppo del PDL al Senato: Se non sarà concordato e si dovesse mettere la fiducia, il Governo non avrá la nostra fiducia. Ferranti (Pd): Pdl venga allo scoperto. De Magistris: Della corruzione non può occuparsene solo la Magistratura. Cantone: Dopo Tangentopoli smantellati i controlli
ROMA - Il Pdl non voterà la fiducia sul ddl anticorruzione, se il provvedimento non verrà cambiato e «concordato». Lo ha detto il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri: «Il ddl anti-corruzione deve essere concordato con noi e se non sarà concordato e si dovesse mettere la fiducia, il Governo non avrá la nostra fiducia. Da parte nostra c'è la volontà di una legge contro la corruzione, ma vanno chiariti alcuni aspetti».
«Il ministro Patroni Griffi - ha aggiunto Gasparri - oggi ha parlato con l'entusiasmo del neofita. L'ho sempre apprezzato come ministro, perché ha dimostrato grande rispetto del Parlamento. Ma oggi ha fatto affermazioni preso da troppo entusiasmo. Perció il testo del disegno di legge all'esame del Senato va migliorato in alcuni punti, per evitare che invece di combattere la corruzione si combattano altre cose».
Cicchitto: D'accordo con Gasparri - «Sul ddl anti-corruzione siamo totalmente d'accordo con quello che ha detto il senatore Gasparri». Lo dice in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, agganciandosi alla dichiarazione del suo omologo di palazzo Madama, che ha annunciato il no alla fiducia sul ddl anticorruzione se il provvedimento non verrà cambiato.
Ferranti (Pd): Pdl venga allo scoperto - «Quando si parla di provvedimenti anti-corruzione il Pdl pone sempre ostacoli». Lo afferma in una nota Donatella Ferranti, capogruppo Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio, la quale aggiunge: «E' ormai una costante: almeno vengano allo scoperto, dicano cosa non gli va bene del testo che il parlamento ha già cominciato a discutere, perché non basta dire no alla fiducia. Fino ad oggi, non abbiamo avuto riflessioni di merito ma solo ultimatum al governo».
Li Gotti: Proposta Pdl sorriso ai corrotti - «Ora spunta il trittico. Ma non è un'opera d'arte. E' il pensiero-programma di Cicchitto sulla Giustizia. Tre cose o niente: anticorruzione, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati. Ovviamente come l'intende il PDL, ossia: meno sanzione per corruzione, meno intercettazioni, più responsabilità per giudici». E' quanto afferma in una nota il responsabile giustizia dell'Idv, Luigi Li Gotti.
De Magistris: Non può occuparsene solo la Magistratura - «La magistratura non può essere la sola ad occuparsi di corruzione, anche perché quando arriva il suo turno, cioè quando è nella possibilità di intervenire, è già tardi perchè la corruzione è avvenuta. Serve la prevenzione, a partire dalle istituzioni locali». Lo ha affermato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, durante il suo intervento nel working group sulla corruzione a veDrò, la manifestazione dell'omonimo think net fondato da Enrico Letta, in corso a Dro (Tn).
Cantone: Dopo Tangentopoli smantellati i controlli - «Dopo Tangentopoli è stato smantellato il sistema di controllo della corruzione, sia sul piano amministrativo, con la riforma del Titolo V che ha ridotto, di fatto, i poteri e le funzioni delle istituzioni locali, sia sul piano penale, con la modifica del reato sull'abuso d'ufficio, l'abolizione del reato del falso in bilancio, la riduzione dei tempi di prescrizione». Lo ha detto il magistrato di Cassazione Raffele Cantone, durante un suo intervento all'interno del working group sulla corruzione a veDrò, la manifestazione in corso a Dro organizzata dall'omonimo Think net fondato da Enrico Letta.
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